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Emilio Fede a Napoli per i funerali della moglie, la Polizia di notte in albergo dopo l’alert

Il blitz nella stanza d’hotel dove alloggiava Emilio Fede è stato frutto non di un ordine della magistratura, ma di un disguido tra polizia e carabinieri: il permesso di venire a Napoli per i funerali della moglie era stato accordato, ma la sua posizione non era stata aggiornata nel sistema informatico. Così, quando il giornalista è stato registrato in hotel, è partito l’alert in Questura.
A cura di Nico Falco
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Emilio Fede e la moglie, Diana De Feo
Emilio Fede e la moglie, Diana De Feo

Non un blitz ordinato nottetempo dalla magistratura, ma una normale operazione di polizia in seguito a un disguido tra polizia e carabinieri. Ci sarebbe questo dietro l'intervento della volante che, nella notte tra il 24 e il 25 giugno, ha svegliato nel cuore della notte Emilio Fede per controllare che avesse le autorizzazioni per essere a Napoli. Il giornalista era stato in realtà autorizzato, ma quel permesso non era stato caricato nel Sistema di Interscambio.

Fede è detenuto agli arresti domiciliari a Segrate, nel Milanese, per scontare 4 anni e 7 mesi per la vicenda Ruby; la sua sorveglianza è in carico ai carabinieri. Il giornalista era a Napoli per prendere parte ai funerali della moglie, Diana De Feo, scomparsa a 84 anni il 23 giugno dopo una lunga malattia. In città era arrivato in automobile il 24 giugno, giorno tra l'altro del suo novantesimo compleanno. In serata si era fermato con la figlia in un ristorante del lungomare e poi era tornato all'hotel Santa Lucia, dove aveva prenotato una stanza. Ed è stato proprio quando lo staff dell'albergo lo ha registrato che è partita la catena di eventi.

Per legge, infatti, i ristoratori devono indicare le generalità degli alloggiati, che vengono comunicate anche alle forze dell'ordine. Un sistema che in passato ha portato anche a diversi arresti di ricercati. In questo caso, quando i dipendenti hanno inserito i dati di Fede, si è acceso un alert nella centrale operativa della Questura di Napoli: detenuto che aveva violato i domiciliari. Così, la pattuglia è stata inviata per controllare. Da qui il controllo in piena notte, che si è concluso dopo il chiarimento quando l'ex direttore del Tg4 ha mostrato di essere effettivamente in possesso dell'autorizzazione.

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