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“Dopo Autostrade, anche Tangenziale di Napoli deve andare via: basta pedaggio”

In caso di revoca della concessione ad Autostrade, il consigliere comunale Nino Simeone propone di rimettere anche la Tangenziale di Napoli sotto gestione pubblica. “Via anche il pedaggio, balzello dei cittadini. O almeno, che sia dimezzato. I soldi risparmiati potranno essere riutilizzati dai napoletani per la città”.
Intervista a Nino Simeone
Presidente commissione mobilità del Comune di Napoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Se salta la concessione ad Autostrade, può andare via anche il pedaggio dalla Tangenziale di Napoli: questa l'idea del presidente della commissione mobilità del Comune di Napoli, Nino Simeone, che intervistato da Fanpage.it riprende un vecchio tema caro agli automobilisti partenopei: il pedaggio della tangenziale, salito ad oggi a quota 1 euro per le automobili (e via via a salire fino a 4 euro a seconda della classe del veicolo).

La situazione è complicata: al momento, Tangenziale di Napoli spa fa parte del gruppo Autostrade per l'Italia: ma se il governo revocasse la concessione al gruppo che gestisce le più importanti arterie italiane, allora anche per la Tangenziale si aprirebbe la strada che porta alla gestione pubblica. Ma la proposta di cancellare il pedaggio non è la sola: l'idea di Nino Simeone, infatti, è quella "di sviluppare ulteriormente la Tangenziale stessa", dove è già previsto un potenziamento: arriveranno infatti altre tre uscite che si aggiungeranno a quelle attuali.

Come si sviluppa questo progetto di togliere il pedaggio della tangenziale?

"Prima di tutto, considerando il numero di automobili e di altre vetture che transitano tutti i giorni e l'incasso medio annuale, parliamo di numeri importanti. parliamo di circa trecentomila veicoli giornalieri ed un incasso di quasi novanta milioni di euro l'anno. Risorse che potrebbero essere risparmiate dai cittadini e reinvestite nella città".

Qual è quindi la proposta attuale per la Tangenziale?

"Dobbiamo preparare un progetto che sia all'altezza, di comune accordo tra Regione Campania e Comune di Napoli, perché dobbiamo garantire gli stessi standard di sicurezza, la medesima manutenzione ed ovviamente anche i livelli occupazioni attuali. Soprattutto sulla sicurezza non si scherza: abbiamo standard alti, soprattutto in alcuni punti che se abbassiamo la guardia diventano pericolosi per gli automobilisti".

L'idea, dunque, resta quella di cancellare il pedaggio ma trovare anche il modo di mantene gli attuali standard..

"Sì, esatto: già se riuscissimo a dimezzarlo, sarebbe un ottimo risultato, pensando ad esempio a quanto risparmierebbero i cittadini. Se riuscissimo a cancellare questo balzello, sarebbe meglio ancora. Ma dobbiamo garantire la sicurezza, senza farla diventare un nuovo carrozzone: non è che vogliamo fare una nuova azienda che potrebbe diventare pesante, con la nomina di un presidente, un consiglio di amministrazione, eccetera. Ma bisogna pensare davvero a cosa fare se il governo ritirerà la concessione ad Autostrade. A meno che non abbiano pensato già di darla all'Anas, in quel caso ce lo dicessero".

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