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Abusi sessuali su minore, assolto don Roncone: condannato solo per materiale pedopornografico

Si chiude il processo per l’ex parroco di Presenzano: assolto dall’accusa di abusi sessuali su minori perché il fatto non sussiste, condannato a 18 mesi per possesso di materiale pedopornografico.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Assolto dall'accusa più infamante, quella di abusi sessuali su minore, perché "il fatto non sussiste". Condannato, invece, per possesso di materiale pedopornografico. Si conclude così il processo a don Gianfranco Roncone, ex parroco di Presenzano, in provincia di Caserta. La sentenza è arrivata quest'oggi nel Tribunale di Santa Maria Capua Vetere: don Roncone, oggi libero da ogni misura, è stato condannato a 18 mesi di carcere, con pena sospesa. Finisce così l'incubo del prelato, difeso dagli avvocati Renato Jappelli e Dario Mancino, che ha visto cadere l'accusa più pesante e per la quale la Procura aveva chiesto una condanna ad 8 anni e 6 mesi di carcere.

Secondo i giudici, per quanto riguarda l'accusa di violenza sessuale su un minore di 16 anni e di induzione alla prostituzione minorile nei confronti di un 17enne, "il fatto non sussiste". Diversa invece la questione relativa al possesso di materiale pedopornografico, per il quale è stato condannato invece a 18 mesi di carcere con pena sospesa. Don Roncone, già libero da ogni misura, era stato in passato posto agli arresti domiciliari, poi revocati in seguito all'incidente probatorio con i suoi due accusatori, due adolescenti albanesi. L'indagine era iniziata nell'agosto del 2020, dopo che l'allora parroco venne sorpreso in auto in compagnia dei due giovani in una zona isolata nei pressi del cimitero di Presenzano.

Nel corso delle indagini, venne rinvenuto e sequestrato anche materiale pedopornografico, per il quale è stato oggi condannato. Alla vigilia di Natale del 2020, la Diocesi di Teano lo sospese proprio per l'inchiesta iniziata poco prima per presunti abusi sessuali su due minori. Nell'aprile 2021 venne quindi posto in regime di domiciliari, prima che l'incidente probatorio mostrasse delle "difformità" nel racconto da parte di una delle due vittime, sostituendo così i domiciliari con l'obbligo di dimora a Sparanise, dove risiede. Oggi, don Roncone è libero da ogni misura, con l'assoluzione per i reati più gravi ed una condanna a 18 mesi con pena sospesa per la sola detenzione di materiale pedopornografico.

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