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De Luca smetta di dare lezioni di guerra e vada al Pronto Soccorso del Cardarelli dove ogni giorno è una battaglia

Vincenzo De Luca anziché ciarlare di teorie politiche e strategie belliche corra all’ospedale Cardarelli per capire che c’è dietro al disastro del Pronto Soccorso ormai simile ad una astanteria di guerra.
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Emergenza barelle all'ospedale Cardarelli di Napoli / foto CGIL
Emergenza barelle all'ospedale Cardarelli di Napoli / foto CGIL

Dov'è il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca? D0v'è il governatore del "miracolo Campania" davanti alle immagini dell'ospedale Cardarelli di Napoli, strapieno come sempre di persone e di dolore, di paura e di attese troppo lunghe, dannatamente troppo lunghe?

Il presidente della Regione Campania da mesi, ogni venerdì, pomeriggio, nel suo monologo social, sta dando lezioni di guerra: strategie della Nato, cosa si dovrebbe fare con Putin e cosa con l'Ucraina e il suo presidente Zelensky. Guarda lontano De Luca ma non in casa propria, non alla battaglia quotidiana che medici e infermieri dell'ospedale più grande del Sud Italia sta combattendo all'interno di quel lazzaretto chiamato Obi, osservazione breve intensiva, anticamera d'inferno tra il pronto soccorso e i reparti, ove stazionano centinaia di persone in attesa, di cosa non si sa, ma con tempi indegni di un paese civile.

De Luca faccia sentire la propria presenza: la Regione Campania è l'Ente che ha il polso e la cassa della sanità regionale. Smetta di ciarlare di politica e faccia politica: politica locale, politica regionale, quella per la quale è stato eletto due volte. I medici nel Pronto soccorso del Cardarelli si vogliono dimettere: perché? Gli infermieri si stanno disperando dicendo che è ancora peggio della prima ondata di Covid: che sta succedendo?

Le fotografie – documenti che poco piacciono al giornalismo embedded amato da De Luca – non solo quelle di Emilio Morenatti dal fronte ucraino, sono foto scattate all'interno di un ospedale italiano, dove teoricamente la situazione non dovrebbe essere quella di una astanteria di guerra. De Luca si carichi questa responsabilità e vada di persona a capire cosa sta succedendo: è un suo dovere.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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