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De Luca: “Indagine della Regione sui tempi d’attesa per gli esami medici urgenti”

Il governatore: “Faremo controlli in ogni Asl e Ospedale per vedere quali sono i tempi per le visite. Riprendere subito gli screening oncologici”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Ho dato mandato di aprire una indagine sui tempi di attesa per gli esami medici urgenti. Segnalate questi problemi alla Regione, non possiamo più tollerare questa situazione generalizzata. Ci sono realtà nelle quali ci sono tempi di attesa non più accettabili. Abbiamo dato vita alla piattaforma del Cup regionale per le prenotazioni delle visite mediche specialistiche. Se non c'è posto in un'Asl il paziente sarà indirizzato altrove. Le prestazioni urgenti devono essere erogate nel giro di pochi giorni". Ad affermarlo è il governatore della Campania Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta web del venerdì. "Abbiamo deciso di avviare un controllo rigoroso, Asl per Asl, ospedale per ospedale, per vedere qual è il tempo di erogazione del servizio in base alla richiesta di prestazione".

"Screening oncologici devono ripartire"

"Gli screening oncologici dopo due anni di Covid si sono quasi fermati", dice De Luca, nel corso della presentazione dei risultati del progetto di ricerca per un vaccino anti cancro alla Fondazione Ebris di Salerno. "Noi dobbiamo riprendere con estrema determinazione lo screening oncologico per quanto riguarda, in modo particolare, il tumore al seno, alla cervice dell'utero e al colon retto".

"Faccio appello – spiega il governatore – soprattutto alle donne e alle giovani donne perché si facciano prendere in carico dalle Asl e avviino lo screening programmatico per i tumori al seno. A volte basta un po' di attenzione per evitare problemi seri, se si interviene per tempo. Poi, dobbiamo registrare i tempi di prenotazione per le indagini di laboratorio.

Cardarelli: "Problema è tutt'Italia"

De Luca poi interviene sulla questione dell'emergenza barelle e posti letto all'Ospedale Cardarelli: "Quello che sta accadendo al Cardarelli sta succedendo in tutta Italia. Hanno tentato di fare una speculazione, ma dopo 24 ore si è capito che, in realtà, questo problema riguardava Milano, Roma, Torino, Genova, Bologna". "La verità – attacca – è che abbiamo un ministero della Salute che continua a dormire in piedi perché non ci sono medici per il pronto soccorso e la Campania ha una sofferenza in più perché è la regione che ha il deficit più alto di medici per l'emergenza, ne mancano 800. Abbiamo fatto, in questi mesi, ripetutamente, concorsi per assumere medici nei pronto soccorsi, ma i medici non partecipano. Questi problemi vengono accentuati anche da cattive abitudini. Se noi abbiamo nei nostri pronto soccorso l'80% di persone che va in codice verde, che cioè non ha un accidente di niente, è chiaro che ingolfiamo i pronto soccorso, dove si va per problemi seri, non per il taglio al dito quando si sta a fare qualche lavoro in cucina".

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