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Tiziana D’Angelo (Parco Archeologico Paestum e Velia) a Fanpage.it: “Creiamo sinergia con tutto il Cilento”

“Creiamo sinergia con tutto il Cilento”: parla Tiziana D’Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, in un’intervista esclusiva a Fanpage.it.
Intervista a Tiziana D'Angelo
Direttrice Parco Archeologico di Paestum e Velia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Valorizzare il Parco Archeologico di Paestum e Velia e aumentare le connessioni con l'area del Cilento. Ma anche un punto sui prossimi scavi, le iniziative e le speranze per uno dei siti archeologici più caratteristici di tutta Italia. Questi gli argomenti di una lunga intervista realizzata da Fanpage.it in esclusiva con Tiziana D'Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, dove si è insediata da pochi giorni, a poco più di tre mesi dalla nomina ministeriale. Un sito che a Febbraio aveva "restituito" un tempio di Atena con elmi ed armi perfettamente conservate e probabilmente risalenti alla battaglia di Alalia del 541 avanti Cristo.

Ma sono diversi i temi toccati nella lunga intervista rilasciata in esclusiva a Fanpage.it dalla direttrice D'Angelo, che del resto conosceva già la realtà del parco e la sua storia, già oggetto di suoi studi in passato. Classe 1983, la nuova direttrice arriva da Milano (ma con origini meridionali) ed ha "scelto" la via più lunga: può vantare infatti a dispetto della giovane età esperienze lavorative significative tra l’Italia, l’Inghilterra e gli Stati Uniti d'America, nonché diverse campagne di scavo in Italia e in Turchia ed altre esperienze in musei internazionali come il Metropolitan Museum of Art di New York e gli Harvard Art Museums di Cambridge, Massachusetts.

Tiziana D'Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, all'interno del Tempio di Nettuno.
Tiziana D'Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, all'interno del Tempio di Nettuno.

Lei arriva a Paestum-Velia dopo una lunga esperienza internazionale: alle luce di questo insediamento, che prima impressione ha avuto con questa nuova realtà, con il Cilento e con la Campania in generale?

Per me è stato in primis un ritorno, anche perché soprattutto negli ultimi anni e anche sotto la precedente direzione avevo continuato a collaborare con il parco. Quindi per certi versi è stato davvero anche un ritorno, mentre per altri versi è stata una vera e propria scoperta, perché ovviamente sono tornata in vesti completamente differenti. E anche il rapporto che sto instaurando con lo staff del parco, ma anche con tutta la comunità, è diverso ed è tutto nuovo. Quindi è un Cilento, diciamo, che è anche tutto da scoprire adesso.

Paestum e Velia sono immerse nel ricco contesto culturale, storico e naturale del Cilento. Si tratta di una ricchezza sicuramente da continuare a valorizzare, voi come intendete farlo?

Sicuramente anche l'annessione del sito di Velia al Parco Archeologico di Paestum, che è una novità relativamente recente perché risale a febbraio del 2020, ci offre proprio tutta una serie di nuove opportunità per collegare Paestum anche al resto del Cilento, quindi anche utilizzare bene i collegamenti tra Paestum e Velia per creare dei nuovi itinerari. Itinerari che quindi ci consentano anche di portare i nostri visitatori anche nell'entroterra cilentano e che quindi valorizzando anche tutto il tessuto socio economico del Cilento e della Regione Campania.

Ci sono già nuovi progetti di scavo previsti per il Parco di Paestum e Velia?

Sì, ci sono progetti di scavo, soprattutto ovviamente adesso che gradualmente stiamo uscendo dall'emergenza sanitaria, e quindi si stanno anche riallacciando alcune collaborazioni con università sia nazionali sia internazionali, che erano state per forza di cosa almeno temporaneamente sospese. In particolare, non vediamo l'ora di riprendere lo scavo di un tempietto dorico che è stato scoperto proprio un paio d'anni fa quasi accidentalmente nel corso di un disboscamento, quindi in realtà di un'opera di manutenzione ordinaria della nostra area archeologica. Qui, si riscoperto questo nuovo tempietto del V secolo avanti Cristo, che va quindi ad aggiungersi ai precedenti più monumentali di Paestum e che ha già avuto una campagna di scavo. E adesso, insomma, dovremmo dovremmo avviarne di nuovi, e speriamo così di fare nuove scoperte.

A inizio febbraio, la scoperta di un tempio e il ritrovamento delle armi forse utilizzate nella battaglia di Alalia: una scoperta sensazionale. Come intendete valorizzarlo?

Qui ci spostiamo sull'Acropoli di Velia: si tratta di uno scavo che in realtà è iniziato nel 2021 e che si è concluso proprio alla fine di gennaio di quest'anno, e che ha portato alla luce una struttura sacra e delle armi che ci raccontano proprio della prima fase della colonia magnogreca di Elea. Quello che stiamo facendo già adesso è di preparare una sorta di piccole esposizioni work in progress proprio per raccontare al nostro pubblico tutto il lavoro di documentazione archeologica, di ricostruzione storica, di restauro che c'è dietro la preparazione, ovviamente, di progetti di fruizione più ampli, come una mostra su larga scala.

Tiziana D'Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia.
Tiziana D'Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia.

La riscoperta del sito di Paestum avviene tardi, sebbene sia uno dei siti più noti al mondo..

Tutto l'elemento della storia e della riscoperta di Paestum è molto interessante: il sito di Paestum e quei magnifici templi sono sempre stati davanti agli occhi di tutti per millenni, ma solo nel Settecento con il fenomeno del Grand Tour con questi giovani dell'aristocrazia europea che intraprendono questi viaggi soprattutto in Italia come parte della loro educazione. E Paestum si inserisce proprio in questo itinerario, che già comprendeva altre realtà come Roma, Pompei, Ercolano.. siti che ci offrono un ideale della classicità greca in Italia, con architetture imponenti e dal forte impatto sul pubblico.

Dopo questo weekend pasquale, si comincia a pensare all’estate. Come si sta preparando il Parco alla stagione estiva?

Per la stagione estiva stiamo finalizzando una programmazione di eventi che coinvolgeranno sia Paestum sia Velia, e che si rivolgeranno a diverse fasce di pubblico. Quindi per esempio avremo concerti nell'Area Archeologica di Paestum, nel contesto successivo dei Templi, ma anche rappresentazioni teatrali sull'Acropoli di Velia, e tanti altri come rassegne, serate di osservazioni delle costellazioni e dei miti antichi.

Tiziana D'Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia.
Tiziana D'Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia.

Spesso le nostre eccellenze, in Italia, non vengono riconosciute come tali, tanto che si parla spesso di fuga di cervelli e fa notizia quanto si riesce a riportarli in Italia. Pensa che, anche alla luce della sua esperienza, ci possa essere speranza anche per i tanti che purtroppo lasciano l'Italia perché poco valorizzati nel proprio paese?

La premessa è che io non mi sono mai sentita un cervello in fuga, perché ho lasciato l'Italia che ero una ragazzina, avevo solo 21 anni e avevo proprio curiosità di costruire nuove esperienze e acquisire nuove competenze. Il mio rientro però dà un segnale molto importante. Quello che, nel mio caso il Ministero della Cultura e il mondo della ricerca, sono interessati anche a dei profili diversi, come quello dei giovani che hanno lasciato l'Italia per costruire un bagaglio differente e sono poi riaccolti nel proprio paese. E questo per me è un'opportunità eccezionale.

Cosa si sente di dire a cittadini e turisti per invitarli a visitare il Parco?

Io vorrei fare un altro invito: quello di venire a trovarci “di nuovo”. Spesso mi capita di sentire infatti persone che mi dicono ci sono già stato”, ma questo in realtà non vuol dire nulla perché il passato continua ad arricchirsi con tutto il lavoro che si fa anche dietro le quinte all'interno del Parco Archeologico. Noi cerchiamo sempre di rinnovare il volto di questo museo, perché l'idea che vogliamo è che i nostri visitatori tornino ed abbiano un rapporto più duraturo con il parco.

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