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Cucine da incubo e zero controlli sui cibi, 11mila euro di multe a pizzerie e ristoranti a Napoli Est

Sanzionati dagli ispettori dell’Asl 15 esercizi di ristorazione: pizzerie, bar, ristoranti, pub e pure un girarrosto. Ben 99 prescrizioni e 6 multe.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Cucine sporche, soffitti scrostati, fornelli e forni vecchi e sudici. Scattano le multe nelle pizzerie e nei ristoranti a Napoli Est. Circa 11mila euro le sanzioni elevate dagli ispettori dell'Asl Napoli 1 Centro impegnati nell'ambito dei controlli sulla sicurezza alimentare nei locali di San Giovanni a Teduccio, quartiere orientale di Napoli. ben 99 le prescrizioni fatte, tra queste: condizioni igienico sanitarie non in linea, come ad esempio, le superfici non lisce, il soffitto scrostato, le pareti con mattonelle mancanti, tutte cose che ostacolano la pulizia e la sanificazione di cucine e depositi. Ma anche apparecchiature vecchie e non più utilizzate quindi sporche e abbandonate nelle strutture. Mentre le multe, a quanto apprende Fanpage.it da fonti istituzionali, sono scattate per mancanza di monitoraggio dei rischi per la sicurezza alimentare.

Multe per 11mila euro a ristoranti e pizzerie

Gli ispettori del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro hanno eseguito controlli straordinari per garantire la sicurezza alimentare di tutti i prodotti destinati al consumo del pubblico e il rispetto delle norme previste per legge. Le ispezioni, portate a termine ieri sera (giovedì 22 settembre), hanno riguardato 15 esercizi commerciali della zona di San Giovanni a Teduccio.

Nei guai anche bar e girarrosto

Nello specifico, a finire sotto la lente degli ispettori ASL (9 medici e 6 tecnici della prevenzione) son state 9 pizzerie, 2 bar, 2 ristoranti, 1 pub e 1 girarrosto. "Il nostro personale – spiega il direttore generale dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva – ha provveduto ad erogare 99 prescrizioni e 6 sanzioni, per un ammontare complessivo di 11.000 euro. Questo ci dice che, nonostante la continua attività di controllo, molti imprenditori continuano pensare di poter avere maggiori guadagni lesinando sulla sicurezza alimentare o evitando di rispettare le leggi disposte a tutela della salute pubblica".

"Fortunatamente – conclude Verdoliva – si tratta di una minoranza, perché la maggior parte degli esercizi commerciali è in regola e anzi presta molta attenzione a ciò che vende per il consumo". Le operazioni di controllo andranno avanti senza sosta con l’obiettivo di tutelare la salute e garantire il rispetto di tutte le normative.

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