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Il parroco dall’altare chiede offerte “più generose” per la festa patronale: “È aumentato tutto”

Il parroco di Carinaro invita i fedeli ad offrire “qualcosa in più” per la festa di Sant’Eufemia, per “coprire le spese”. Il video pubblicato dal consigliere Francesco Borrelli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il parroco di Carinaro, don Antonio Lucariello, chiede "offerte più generose" ai propri fedeli per la Festa patronale di Santa Eufemia che si tiene il 16 settembre: "Quest'anno è aumentato tutto". La crisi economica si fa sentire anche sulle piccole parrocchie, che vivono con le donazioni dei fedeli, non a fini di lucro sia ben chiaro.

Soldi che poi vengono utilizzati per i pasti per i poveri e i senzatetto, il doposcuola e le attività di oratorio dei bimbi e per tante piccole necessità. Tra queste anche l'organizzazione delle feste patronali di paese. Il video della richiesta del parroco è stato pubblicato su TikTok e diffuso dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde).

Il parroco: "È aumentato tutto"

Nel video, il parroco, don Lucariello, si rivolge ai fedeli, in merito all'organizzazione della Festa patronale di Santa Eufemia, che si terrà il 16 settembre prossimo – ma le celebrazioni partono già ad inizio mese – e che viene organizzata appunto dalla parrocchia con il contributo dei fedeli. Anche perché la parrocchia non ha fonti di entrata.

Don Lucariello allora dice:

A chi passa attraverso le nostre strade, vicino ai nostri palazzi, accogliamolo con il sorriso, con le nostre preghiere e certamente con il dono della generosità come avete sempre fatto. Quest'anno con qualche cosina in più. Perché dovunque siamo andati quest'anno per i contratti, tutti ci hanno detto che è tutto aumentato.

Allora, qualche cosina in più, non dico quanto, rispetto a tutti gli altri anni, e credo che riusciamo a coprire tutte le spese. Già avete capito, Dio ama chi dona con gioia e con tutto il cuore. Ma non con tristezza e con le lacrime.

Il video sta suscitando dibattito sui social e c'è anche chi si chiede se sia giusto, con la crisi, utilizzare risorse per la festa patronale o scegliere in alternativa di rinunciare a qualcosa.

D'altra parte, molti fedeli avvertono anche l'esigenza di tornare a vivere una vita normale, dopo i due anni di pandemia del Covid19. Dal 2020, infatti, feste patronali e processioni in Campania non si sono potute tenere a causa delle restrizioni anti-contagio e solo quest'anno sono ripartite.

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