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Nel cortile di Santa Chiara pallonate tra i turisti. C’è il campetto, ma i ragazzi non lo usano

Anziana turista, colpita da uno dei ragazzi che stavano giocando a pallone e buttata a terra. Chirico: “La guardiola dei vigili inutilizzata”. Aiello: “Subito un regolamento per il cortile”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il cortile della Chiesa di Santa Chiara il pomeriggio diventa un campo di calcio. I ragazzini si scambiano pallonate facendo lo slalom tra i turisti, mentre i muretti dell'antico monumento si trasformano in porte e pali per giocare. Una foga agonistica che spesso si riversa anche sui visitatori della basilica gotica, che finiscono nel tiro incrociato dei giovani calciatori. Ne ha fatto le spese una anziana turista, colpita da uno dei ragazzi che stavano giocando a pallone e buttata a terra. Tutta la scena è stata ripresa in un video da uno dei presenti.

C'è il campetto dell'oratorio, ma i ragazzi del rione non lo usano

Il paradosso è che all'interno del complesso monumentale c'è il campetto di calcio dell'oratorio, inaugurato nel 2008. Ma i ragazzi del quartiere non lo usano e giocano invece nel cortile, dove ogni giorno passano migliaia di turisti e fedeli. Altro paradosso è che proprio sull'ingresso del portone di Santa Chiara, una antica iscrizione risalente al Settecento, recita che nei cortili del monastero è vietato giocare a palla, bestemmiare e fare risse.

Quali sono le regole oggi? Il cortile di Santa Chiara è di competenza del Comune di Napoli, e per la precisione della II Municipalità. Ma non c'è un'ordinanza che vieti di giocarci a pallone. Vigerebbero, quindi, le norme del codice della strada per le aree pedonali. Il complesso monumentale, ad ogni modo, è vincolato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, e quindi dovrebbe essere vietato perlomeno prenderne a pallonate i muri.

Chirico: “Il campetto dell'oratorio negato ai giovani del rione”

“Sul cortile di Santa Chiara c'è una duplice questione – racconta Francesco Chirico, ex presidente della II Municipalità – Da un lato ci sono dei ragazzi che devono avere spazi per giocare a pallone e al centro storico sono pochi o quasi inesistenti. Sebbene ci sia la possibilità di andare al campetto dei frati che fu realizzato più di 10 anni fa dalla Fondazione di Comunità con questo obiettivo, questi è invece negato ai ragazzi del quartiere. Lo sport è importante per i ragazzi. E anche nel caso del ragazzo che ha buttato a terra la signora ci risulta che si è subito preoccupato”.

“Altro tema – conclude – è il controllo di quello spazio, perché in passato sono accaduti episodi di violenza. Quando sono stato presidente di Municipalità, ho realizzato assieme all'area giochi, la postazione di polizia municipale, che affaccia da un lato su piazza del Gesù e dall'altro sul cortile di Santa Chiara. In Prefettura chiesi che nel fine settimana fosse occupato a turno dalle forze dell'ordine. Purtroppo. devo constatare che è poco utilizzato dai vigili e mai dalle altre forze di polizia”.

Aiello: “Serve un regolamento per il cortile di Santa Chiara”

Per Giuseppe Aiello, ex consigliere della II Municipalità, oggi consigliere alla III, “per il cortile di Santa Chiara servirebbe un regolamento comunale. I regolamenti di polizia urbana dei Comuni possono vietare di giocare a pallone nelle aree a traffico limitato e in tutte quelle destinate alla circolazione dei pedoni. Lo stesso potere è conferito al Sindaco, il quale può disporre il divieto con propria ordinanza”.

“Il divieto di giocare a pallone anche nelle aree riservate ai pedoni – aggiunge – è spesso giustificato dalla necessità di evitare di arrecare danni a cose o a persone. Si pensi alla piazza chiusa alla circolazione dei veicoli ove si trovi un antico monumento oppure un’opera d’arte: è chiaro che il divieto di giocare a pallone è giustificato non solo per via della tutela delle persone, ma anche per la salvaguardia delle opere di valore presenti nell’area”.

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