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Corte dei Conti Campania indaga sui debiti dell’Ordine Avvocati e sui beni confiscati alla camorra

Tra i filoni d’indagine anche l’uso dei Beni confiscati alle mafie, il Reddito di Cittadinanza e gli sprechi nella Sanità. Nel 2022 contestati 50 milioni di danni erariali.
A cura di Pierluigi Frattasi
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C'è anche l'indagine sui debiti dell'Ordine degli Avvocati di Napoli, tra le inchieste aperte della Procura della Corte dei Conti della Campania. Il caso è emerso qualche mese fa, portato alla luce dallo stesso presidente dell'ordine Antonio Tafuri. Si parla di ammanchi per circa 2 milioni di euro. Circostanze che adesso la procura contabile vuole chiarire e che hanno già portato ai primi approfondimenti.

Nel 2022 contestati 50 milioni di danni erariali

Il fascicolo sulle spese dell'Ordine degli Avvocati di Napoli si aggiunge ai numerosi filoni di inchiesta sui quali sono al lavoro i pm contabili della Campania, tra i quali spiccano quello degli sprechi nella Sanità pubblica e della percezione indebita del Reddito di Cittadinanza. Nel complesso, la Procura della Corte dei Conti nel 2022 ha contestato danni erariali per oltre 50 milioni di euro, nell'ambito di i 93 citazioni e 10 sequestri conservativi cautelari per un valore di circa 25 milioni di euro.

Foto Fanpage.it
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Sono i dati che emergono dal report della Procura di via Piedigrotta, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2023, che si terrà domani nella sede dell'Università Federico II di Napoli in via Partenope. Un netto miglioramento rispetto al 2021, quando gli atti di citazione furono 49 e i sequestri solo uno, grazie anche al lavoro sinergico condotto con la Guardia di Finanza.

La Sanità regionale sotto i riflettori

I dati sono stati presentati oggi nell'ambito in conferenza stampa dal Procuratore facente funzioni Gianluca Braghò. “La spesa della Sanità in Campania è la tematica sulla quale c'è maggiore attenzione – ha spiegato il procuratore – in particolare in materia degli appalti. La fornitura di apparecchi elettromedicali, ma anche per la Sanità privata convenzionata”. Un'azione, quella della procura contabile, che ha portato anche a livello regionale a cambiare l’approccio di come impostare la negoziazione con la struttura convenzionata in termini di limiti prestazionali.

Nel mirino della Procura, quindi, gli appalti senza gara, le forniture sanitarie, fatturazioni di prestazioni sanitarie da parte di centri, ma anche i dirigenti medici che fanno attività parallela non autorizzata e incompatibile con l'incarico, mal practice sanitarie per cure inappropriate.

I riflettori puntati su Pnrr e Beni Confiscati alle mafie

Tra i settori sotto l'attenzione della Procura della Corte dei Conti ce ne sono sicuramente due: l'uso dei fondi del PNRR e la gestione dei Beni Confiscati alle mafie. Al momento si stanno predisponendo i controlli. “Sul PNRR – spiega il Procuratore Facente funzioni – ci sono denunce già fatte”.

Quali sono i rischi? Essenzialmente due. Il primo è che non si raggiunga l'obiettivo e ci sia la perdita del finanziamento. Il secondo, che le amministrazioni non abbiano presentato i progetti per tempo. Bisogna capire, in questo caso, se sono state messe nella condizione di fare le cose nei termini. Ma l'attenzione verterà anche su altri fenomeni di possibile malagestione: l'eventuale infiltrazione della criminalità organizzata di stampo camorristico.

Anche i beni confiscati sono coinvolti dal Pnrr. Ci sono circa 200 milioni di euro destinati alla loro riqualificazione. Ci sarà una attenzione particolare per il corretto utilizzo di queste risorse. Per quei beni che invece non sono stati gestiti correttamente si stanno già conducendo degli accertamenti. La Procura verificherà se ci sono eventuali responsabilità.

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