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Trasporto pubblico a Napoli

Corre sui binari della Vesuviana inseguito dai vigilantes e blocca tutti i treni per due ore

Un uomo ha tenuto bloccati per due ore i treni sulle linee Napoli-Sorrento e Napoli-Barra correndo avanti e indietro sui binari.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Un uomo corre avanti e indietro sui binari della Vesuviana, inseguito dalla security che non riesce ad acciuffarlo, e blocca per due volte e per due ore tutti i treni: prima sulla linea Napoli-Sorrento, poi su quella Napoli-Barra. A raccontare la storia è Umberto De Gregorio, presidente dell'Eav, la società partecipata della Regione Campania che gestisce la linea ferroviaria Vesuviana.

Alle 15,30 bloccati i treni sulla Napoli-Sorrento

Un uomo, scrive De Gregorio sul suo profilo Facebook, "corre avanti e indietro sui binari della Vesuviana per quasi due ore. Inseguimento e blocco finale. Si potrebbe scrivere un romanzo. Ma la fantasia a volte non supera la realtà. Alle 15.30 circa di oggi 21.04 a causa della presenza di uno squilibrato sulla sede ferroviaria (fra Napoli piazza Garibaldi e NapoliGianturco) i treni sulla relazione Napoli-Sorrento subivano ritardi, La persona non autorizzata, ad un certo punto abbandonava spontaneamente la sede ferroviaria e i Carabinieri saliti su un treno da S. Giovanni a Napoli, hanno consentito la ripresa della circolazione con precauzione”.

Alle 16 il secondo blocco sulla Napoli-Barra

“Alle successive ore 16,00 circa – prosegue il racconto di De Gregorio – la persona si ripresentava questa volta sulla tratta Napoli – Barra. Alle ore 16:32 il Dirigente Regolatore di Napoli Porta Nolana comunicava che tutti i treni sulla relazione Napoli – Sorrento e viceversa e Napoli – Poggiomarino e viceversa, viaggiano via centro direzionale, mentre i Sarno non partivano".

"Solo alle ore 16:53 – conclude il presidente Eav – la circolazione veniva ripristinata normalmente sulla Napoli – Sorrento e Napoli – Poggiomarino. La persona, anche grazie all’intervento della Security aziendale in collaborazione con le forze dell'ordine veniva bloccata dalla Polizia Stradale e portata presso i loro uffici per gli accertamenti del caso. Poi rilasciata”.

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