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Covid 19

Coronavirus, l’allarme del Cotugno: “Siamo al limite, fate un lockdown personale”

Il Dg del Cotugno Maurizio Di Mauro: “Siamo al limite. Vi prego, fate tutti un lockdown personale per tutelare voi stessi e gli altri. Stiamo facendo l’impossibile assistendo i malati fin dentro le auto e le ambulanze in fila, il personale sta facendo sforzi sovrumani. Chiamate prima i medici di medicina generale prima di venire. Aiutateci”. Negli scorsi giorni all’ospedale lunghe file di ambulanze e auto per tamponi e visite.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Siamo al limite. Vi prego, fate tutti un lockdown personale per tutelare voi stessi e gli altri. Stiamo facendo l'impossibile assistendo i malati fin dentro le auto e le ambulanze in fila, il personale sta facendo sforzi sovrumani. Chiamate prima i medici di medicina generale prima di venire. Aiutateci”. A lanciare l'appello ai cittadini della Campania è Maurizio Di Mauro, Direttore Generale dell'Azienda dei Colli di Napoli, che comprende anche l'Ospedale Cotugno, centro di riferimento regionale per la lotta al Coronavirus, fin dall'inizio della pandemia, oltre agli ospedali Monaldi e Cto. “Attualmente – spiega Di Mauro, sentito dall'agenzia Ansa – ci sono 12 postazioni box nel triage e due terapie intensive nel Pronto soccorso proprio per cercare di alleviare la situazione. Stiamo lavorando per reperire ulteriori posti letto”.

Unità di Crisi: “Su Cotugno forti ripercussioni”

Negli scorsi giorni, l'Ospedale Cotugno di Napoli era stato preso d'assalto dai pazienti che chiedevano tamponi o assistenza. Si sono create lunghe code di ambulanze e anche di auto private all'esterno della struttura e il personale sanitario ha cercato di assistere tutti, fino a visitare i pazienti addirittura nelle auto. Ma la situazione chiaramente non può andare avanti così. Intanto, sulla vicenda interviene anche Italo Giulivo, coordinatore dell'Unità di Crisi della Regione Campania per l'emergenza Covid19: “So delle file al Cotugno – dice – che è un'eccellenza e, in questo momento, chiunque abbia un colpo di tosse in più e non ha risposta magari dal suo medico di base, si mette in auto e va lì. Questo crea un collo di bottiglia anche dovuto dall'ansia, ma se tu cittadino non fai auto-prevenzione, se vai a cena con gli amici senza mascherina, poi non puoi pretendere che quando hai bisogno il sistema sia subito dedicato a te. Chi arriva fa il triage Covid e questo rallenta il flusso, il Cotugno ha una forte ripercussione perché, lo dico con un esempio subito comprensibile, è come la pizzeria migliore, ha sempre fila. Poi, se un paziente va ricoverato occorre reperire un letto che magari è in un altro ospedale anche fuori provincia. Il percorso non è semplice”.

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