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Elezioni amministrative Napoli 2021

Comunali Napoli, Vernetti: “Basta discariche, raccolta a domicilio per una città più vivibile”

Il consigliere comunale Francesco Vernetti, candidato con la lista Alessandra Clemente Sindaco: “Via le campane dei rifiuti dalle strade di Napoli che purtroppo diventano ricettacolo di discariche abusive. Aumentiamo la raccolta porta a porta e riduciamo l’uso della plastica. Città più vivibile anche in periferia”.
Intervista a Francesco Vernetti
candidato nella lista Alessandra Clemente Sindaco
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Via le campane dei rifiuti dalle strade di Napoli che purtroppo diventano ricettacolo di discariche abusive. È un sistema che non funziona. Possiamo trovare altre soluzioni: aumentare ancora la raccolta differenziata porta a porta, dove possibile, con incentivi e sgravi sulle bollette ai condomini e alle famiglie che la fanno correttamente. Ma anche ridurre a monte la quantità di rifiuti prodotti a casa, riducendo per esempio l'uso della plastica. Una città più pulita è la base per vivere meglio. Nessuno vuole vivere in una casa sporca con i rifiuti sul pavimento. Abbiamo bisogno di strade pulite dove passeggiare e giocare”. Ne è convinto Francesco Vernetti, consigliere comunale uscente, ricandidato nella lista Alessandra Clemente Sindaco alle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021.

Negli ultimi 5 anni di consiliatura, Vernetti ha rivestito al carica di presidente della commissione Decoro e Qualità della Vita. “Ed è proprio su questo che bisogna continuare a lavorare – spiega a Fanpage.it – In questi anni siamo riusciti a fare qualcosa. Rispetto a 10 anni fa, la raccolta differenziata è aumentata. Sempre più famiglie si rivolgono alle isole ecologiche e al numero verde del ritiro ingombranti per conferire elettrodomestici e mobili. C'è la raccolta degli olii esausti, che prima non esisteva. Ma bisogna fare di più”.

Da dove pensa di partire?

Napoli purtroppo oggi non è a misura di cittadino, né disabile, né bambino né anziano. Pesano ancora modalità di vita sbagliate molto diffuse. Anche se sono cresciuti in questi anni la cultura dei comportamenti corretti e il senso di appartenenza. Dobbiamo continuare a lavorare sulla sensibilizzazione delle famiglie. Basta poco per migliorare la vita di tutti e vivere in una città più pulita, dove le famiglie hanno piacere a passeggiare e i ragazzi a giocare con gli amici. Se l'ambiente è sano e piacevole, anche la vita di tutti i giorni è più bella. Migliora il benessere e la città è più ricca.

Che si può fare per migliorare la vivibilità di Napoli?

Un punto di partenza per rendere le strade più pulite, soprattutto nelle periferie, è rimuovere le campane dei rifiuti in tutta la città, sostituendole dove possibile con la raccolta differenziata porta a porta. Purtroppo dove ci sono le campane si creano spesso discariche abusive, perché i cittadini incivili non rispettano gli orari di conferimento, ma anche perché arrivano da fuori quartiere a sversare di tutto. In questi anni di controlli con la Polizia Ambientale abbiamo ritrovato gli scarti edilizi di intere case ristrutturate. Rifiuti inquinanti industriali e sanitari. Insomma, di tutto.

Che altro?

L'abbattimento totale delle barriere architettoniche in città e la riconquista dei marciapiedi preda di scooter che sfrecciano tra i pedoni e macchine in sosta. Poi, bisogna puntare sulla riqualificazione delle periferie, che devono essere vivibili come il centro. Nei quartieri degradati delle ex case popolari, spesso ancora prefabbricati del post-terremoto, bisogna procedere all'abbattimento e alla ricostruzione dei vecchi palazzi fatiscenti, ricostruendo i rioni con aree a verde e servizi. Negli altri Paesi ci riescono. Possiamo farlo anche noi.

Come si possono offrire più servizi ai cittadini se non ci sono i dipendenti al Comune?

La priorità della prossima amministrazione dovranno essere proprio le assunzioni a tempo indeterminato. In 30 anni i dipendenti del Comune sono scesi da 20mila a 5 mila. Mancano vigili, operatori ecologici, fognatori. Bisogna assumere nelle categorie A e B. Perché non ci sono i soldi per esternalizzare servizi che sono fondamentali per vivere. Vanno riorganizzati i servizi sul territorio, non solo quelli comunali. In alcuni quartieri mancano addirittura i medici di base. Poi bisogna costruire parcheggi di interscambio agli ingressi della città. Il centro storico di Napoli, come nel resto d'Italia, va pedonalizzato. Non ha senso ingolfare strade strette con migliaia di macchine ogni giorno, quando si può arrivare con i mezzi pubblici, che devono funzionare bene.

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