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Complotti No Vax a sfondo antisemita, così i neonazisti facevano proseliti sul web

L’Ordine di Hagal, l’associazione neonazista al centro dell’inchiesta della Procura di Napoli, aveva abbracciato anche le teorie complottiste sul Covid per fare nuovi proseliti da avvicinare alla causa nazista e negazionista. Sulle pagine riconducibili, oltre alle teorie “classiche” antisemite, ci sono video di medici No Vax e link contro il vaccino.
A cura di Nico Falco
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I vecchi cavalli di battaglia dell'estrema destra complottista ci sono tutti: il Nuovo Ordine Mondiale, le lobby ebraiche che comandano tutto, il piano Kalergi per far rimpiazzare le popolazioni europee da quelle africane e asiatiche con l'immigrazione. Con l'attenzione mondiale spostata (per ovvi motivi) sul coronavirus, però, l'Ordine di Hagal aveva deciso di aggiornarsi e di scavare nei gruppi no-vax e no green pass, abbracciando anche i "nuovi" complotti per avvicinare più persone alla causa nazista e negazionista. Puntando, tra l'altro, su diversi punti in comune tra le varie teorie del complotto, tra cui l'antisemitismo.

L'attività di proselitismo emerge dall'inchiesta della Procura di Napoli sull'associazione neonazista che al momento conta una quindicina di indagati. A capo del gruppo, secondo gli inquirenti, c'erano Maurizio Ammendola e Michele Rinaldi, rispettivamente di 40 e 46 anni, che per l'Ordine di Hagal erano presidente e vice presidente; ai due viene contestato anche il possesso di armi. La Polizia di Stato ha effettuato perquisizioni a carico di 26 persone in varie città italiane (tra Napoli, Caserta, Avellino, Siena, Roma, Torino, Ragusa, Lecce e Ferrara), trovando e sequestrando simboli neonazisti e numerosi libri e testi negazionisti della Shoah ed inneggianti ad Adolf Hitler e al nazismo.

Teorie No Vax per avvicinare proseliti al negazionismo

Le tematiche affrontate dall'associazione, oltre che in un blog piuttosto scarno e poco aggiornato, sono evidenti scorrendo i post pubblicati sulla pagina Facebook, dove campeggia il simbolo dell'associazione (che corrisponde alla lettera H dell'alfabeto runico), e su diversi account personali, questi ultimi tutti con nomi falsi. Due hanno un alias simile e uno di questi risulta inizialmente aperto col nome di Michele Rinaldi (poi cambiato in Michael Lebowski) e sarebbe quindi con tutta probabilità riconducibile a Rinaldi. Il terzo account personale, aperto come "Italo Lariano", sarebbe invece usato da Maurizio Ammendola: la pagina "L'Ordine di Hagal" rilancia un suo post definendole "parole del presidente".

Risale a meno di un giorno fa, alla sera del 18 ottobre, un post con due fotografie a confronto: la prima è di una donna che annuncia di aver fatto la terza dose del vaccino, accanto c'è quella di un manifesto funebre, preso da Facebook, con data di 12 giorni dopo. Il nesso suggerito è ovvio. Il messaggio a corredo, invece, è atroce: "Ciao Angela, alla mia terza (birra) pregherò per te".

Tornando sulla pagina dell'associazione, invece, ecco tutti i refrain complottisti. Quelli collegati al vaccino Covid, ma che si mischiano alle vecchie teorie del complotto. Nel post del 9 aprile 2020, messo in evidenza, si esulta per l'ordinanza del sindaco di Mercato San Severino (Salerno) di "divieto di sperimentazione e/o installazione del 5G". Poco più sotto viene rilanciato un video di Rosanna Spatari, la proprietaria della torteria di Chivasso che per un periodo è stata idolo dei No Vax perché aveva platealmente violato le norme anti Covid.

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Sulla pagina dei neonazisti i video complottisti sul Covid

È del 20 aprile 2021 un post con un link al sito di Mariano Amici, medico di medicina generale di Ardea, che dal 20 settembre è sospeso e senza stipendio per le sue teorie no vax (su cui l'Ordine di Roma aveva già aperto un fascicolo nel 2020). Il 25 marzo, un altro video presentato come una sconvolgente verità: sui tamponi usati per diagnosticare il contagio da coronavirus ci sarebbe della "roba", così viene definita. Nelle immagini, effettivamente, si vede quello che sembra un tampone e delle fibre. Ma da dove provengano quelle immagini, e cosa effettivamente ritraggano, non è dato sapere.

E il 30 gennaio, ennesimo tassello dell'opera di proselitismo che l'Ordine di Hagal aveva intrapreso, un post con un video di Stefano Montanari, altro faro della galassia complottista italiana, che in quelle immagini, tra le risate, dice che è impossibile mantenere la linea del freddo per i vaccini, aggiunge che modificano in Dna, e paragona il virus Sars-Cov-2 a quello dell'Aids (altra teoria, questa, ripresa anche dal medico no vax dell'Asl Napoli 1 in testa alle proteste contro il Green Pass nei cui confronti l'azienda sanitaria non ha ritenuto intervenire).

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