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Frana a Casamicciola (Ischia)

“Ci siamo dovuti buttare giù”: così Enrica e il marito sono sfuggiti alla morte ad Ischia

Enrica e il marito si sono lanciati di sotto, mentre la frana li “inseguiva” ad Ischia. E così si sono salvati: “Correvo e pensavo: sono morta”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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"Ci siamo dovuti buttare giù, ho creduto di morire": così Enrica Del Sole e il marito si sono salvati dalla frana di Ischia di sabato scorso. Mentre il Monte Epomeo seppelliva sotto un fiume di fango e detriti abitazioni e strade, uccidendo almeno 8 persone (ma ne mancano all'appello almeno altre 4), ferendone altre e causando oltre duecento sfollati, loro si sono salvati per miracolo, gettandosi letteralmente di sotto appena hanno capito che la frana li stava per travolgere. La loro testimonianza, con il racconto di una lunga fuga lungo il fianco della montagna, feriti e disperati, rende bene l'idea di come abbiano vissuto quella sera i residenti di via Celario, molti dei quali non sono riusciti nemmeno a scappare.

"Nel corridoio ho visto fango e acqua", ha spiegato Enrica Del Sole ai microfoni del Giornale Radio Rai, "siamo dovuti scappare dalla finestra della camera da letto, scalzi. Pioveva tanto, che non si vedeva niente. Con la luce del telefonino cercavamo di capire dove potevamo scappare: poi abbiamo sentito la seconda frana che scendeva e ci siamo dovuti buttare giù, in un terreno abbandonato". Enrica mostra ancora le ferite che ha riportato in quella caduta: sono i graffi delle spine dei cespugli dove era finita. "Io cadevo e mio marito mi afferrava: ad un certo punto ero sfinita, ho pensato non ce la faccio più, sono morta. Dietro sentivo il frastuono che scendeva e lui, mio marito, mi ha afferrato e mi ha fatto alzare: mi diceva corri, corri". E alla fine ce l'hanno fatta, sono riusciti a salvarsi. "Ma sono ancora terrorizzata", ha detto la donna tra le lacrime, quelle di chi sa di aver forse perso tutto ma aver salvato la cosa più importante: la vita.

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