Cestello elevatore si ribalta, tre operai feriti in ospedale: incidente sul lavoro nel Salernitano

Tre operai sono rimasti feriti dopo il ribaltamento di un cestello elevatore nel parcheggio in via della Libertà, vicino ai grandi magazzini Italcash di Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno. L'incidente sul lavoro è avvenuto nel pomeriggio di venerdì 1 agosto, attorno alle ore 14,00. Ancora da chiarire la dinamica dell'accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, i tre operai di 29, 42 e 50 anni erano impegnati nella manutenzione di una insegna pubblicitaria, quando, a un'altezza di circa un metro e mezzo, il cestello su cui si trovavano si è ribaltato per motivi in corso di accertamento. Solo il 15 luglio scorso, tre operai sono morti a Napoli dopo essere caduti da 20 metri da un cestello elevatore al Rione Alto.
Incidente sul lavoro a Montecorvino Pugliano
I tre sono caduti a terra rovinosamente, riportando vari traumi. Sul posto sono arrivati i soccorsi, con le ambulanze dei volontari della Vopi, due ambulanze del 118 dell'Asl di Salerno e i carabinieri della Compagnia di Battipaglia che indagano sull'accaduto. I feriti, tutti trasportati all‘ospedale di Salerno Ruggi d'Aragona, hanno ricevuto rispettivamente, dieci, venti e trenta giorni di prognosi per la guarigione. Nessuno sarebbe in pericolo di vita. I militari dell'Arma hanno eseguito i rilievi del caso e acquisito le testimonianze.
Sulla vicenda interviene Francesco Emilio Borrelli, parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra:
"La prevenzione degli incidenti sul posto di lavoro deve essere tra le priorità nazionali, come peraltro auspicato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Continuano ad arrivare decine di segnalazioni ogni giorno su cantieri pericolosi per chi ci lavora, sulla mancanza di condizioni anche minime di sicurezza, in particolare nel settore edilizio e in quello agricolo. L'incidente di Montecorvino Pugliano, per fortuna senza vittime, è l'ennesima riprova che sul piano della prevenzione e del controllo bisogna fare di più, prevedendo la chiusura immediata e definitiva di tutte quelle imprese che non rispettano la sicurezza dei lavoratori semplicemente per aumentare il loro profitto. Se è vero che il referendum è stata un'occasione persa, è anche vero che di fronte a questa strage il Parlamento può e deve fare di più, approvando norme che rendano la vita impossibile a chi sfrutta senza pietà la vita dei lavoratori per il proprio guadagno".