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Covid 19

La gogna del Covid: per De Luca contagi solo a scuola e feste. Su bus e treni il virus si ferma?

Sul Covid Vincenzo De Luca opta per la gogna a mezzo social, pubblicando foto di assembramenti e di festini su Facebook, come farebbe un sindaco di un paesone di provincia. Tanta ammuina per nascondere tre fattori: l’incapacità nel far rispettare le innumerevoli ed estemporanee ordinanze, il bubbone dei mezzi di trasporto, strapieni e rischiosi quanto i baretti anche se si ha la mascherina. E i pochissimi tamponi Coronavirus della Regione.
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Vincenzo De Luca ha attivato il ‘dipartimento Stasi', scudo e spada della Regione Campania in chiave anti-Covid? Come un qualsiasi sindaco boomer di paese con Facebook in mano, il rieletto governatore della più popolosa regione del Sud Italia non vedeva l'ora di poter blastare la gente a mezzo social sul tema Covid e pubblicare, a mo' di gogna, immagini e video di feste e di assembramenti vari. E così nella diretta video del venerdì, dove come anticipato da Fanpage.it, De Luca non ha potuto annunciare nessun temuto lockdown in Campania,  limitandosi a esibirsi nello sport che meglio gli riesce dai tempi dei "cafoni" e di "frullino" su Lira Tv a Salerno: ridicolizzare i cittadini.

Le immagini degli assembramenti sotto le scuole rese note dal governatore in diretta (in realtà sui social ce ne sono migliaia ogni giorno e da settimane), le immagini delle feste con decine di persone nelle case o nei locali che illegalmente le organizzano, sono l'occasione per porci tre quesiti.

Il primo è ontologico: cosa sono quei video e quelle foto? Mancanza di controlli o mancanza di senso civico? In entrambi i casi la Regione Campania non ci fa una bella figura. Sbraitare contro il governo, per cosa? Che deve mandare, le forze d'assalto speciali? Possibile tra le mille ordinanze non ce ne sia una che imponga ad esempio la chiusura per 2 mesi dei locali trovati a produrre assembramenti al tempo del Covid?

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De Luca non fa altro che chiedere forze dell'ordine: carabinieri, esercito, polizia. Potrebbe ad esempio annunciare che i locali commerciali trovati a vìolare le regole non avranno per un tot di tempo più gli aiuti della Regione. Per le scuole poi è abbastanza ridicolo aizzare la rabbia di genitori e lo scontento degli allievi pubblicando le foto degli assembramenti: pensa così di aiutare ?  O è solo per fare ammuina?

Il secondo quesito è logico: De Luca pensa davvero che  il virus "metta mano" alle ore 22 ai baretti e ai banconi dei bar e stia fermo la mattina negli autobus e nelle metropolitane, nelle Circumvesuviane, nelle Cumane?  In mezzi chiusi e strapieni non basta la mascherina, vogliamo dirlo chiaramente?  Vogliamo dire che il rischio di contagio su mezzi pubblici è altissimo anche se si indossa la mascherina, se si è uno addosso all'altro? Quelle immagini dei mezzi pieni De Luca non le ha mostrate, chissà perché.

Infine, un quesito di onestà intellettuale: dove sono i 10-12 mila tamponi al giorno promessi in estate dal presidente della Regione Campania? Perché sull'argomento il governatore non proferisce parola?

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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