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Boschi in fiamme nel Sannio per trasformarli in pascolo: 4 anni al piromane di Solopaca

Dovrà scontare altri 2 anni e 8 mesi dei 4 complessivi a cui è stato condannato il piromane di Solopaca condannato dal Tribunale sannita.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Quattro anni di condanna per il piromane di Solopaca, in provincia di Benevento, per aver appiccato diversi incendi nei boschi sanniti. La condanna è diventata definitiva dopo la Corte di Cassazione: l'uomo è stato così prelevato dalla sua abitazione e portato nell'istituto penitenziario di Benevento dove dovrà scontare i rimanenti 2 anni e 8 mesi. I primi quindici mesi li aveva già scontati in regima di custodia cautelare in carcere, salvo poi ottenerne la revoca: ma la Corte d'Appello prima e la quella di Cassazione poi, hanno confermato la sua condanna.

Gli incendi erano stati appiccati nell'estate del 2016, in località Monticelli-Cerzito, a Solopaca. I carabinieri avevano monitorato la zona, scoprendo che vi era sempre presente una Volkswagen Polo. Applicando un dispositivo GPS durante le operazioni di pedinamento, è stato possibile tracciare i movimenti dell'automobile. Dalle analisi dei filmati, è stato provato che l'uomo si dirigeva a ridosso delle aree boschive applicando incendi con un accendino per poi scappare. Un modus operandi, spiegano i carabinieri, che avrebbe consentito la celere ricrescita del manto erboso favorendo quindi il pascolo abusivo, tra l'altro in un'area vietata e tutelata paesaggisticamente in quanto ricadente in parte nel Parco Regionale del Taburno Camposauro. L'uomo, originario di San Vitulano in provincia di Benevento, ora dovrà scontare i restanti due anni e otto mesi di pena nel carcere di Benevento.

"È importante ricordare che, su tutti i terreni percorsi da incendio", spiegano i Carabinieri in una nota, "sono vietati per 10 anni sia il pascolo che la caccia, nonché la realizzazione di infrastrutture ed edifici. Ancora, per 5 anni, sono vietate tutte le attività di rimboschimento. Quest’ultimo aspetto appare in tutta la sua drammaticità poiché non essendo più possibile il rimboschimento (e quindi il rinsaldamento) di un’area percorsa da incendio, la stessa risulterà nella successiva stagione invernale potenzialmente oggetto di fenomeni di dissesto idro-geologico, quali frane e smottamenti".

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