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Blitz della Polizia nel rione Marocchini di Pozzuoli, trovate armi e droga

Blitz all’alba nel rione Marocchini di Pozzuoli (Napoli): i poliziotti del commissariato Bagnoli, col supporto delle unità cinofile, hanno perlustrato edifici e aree comuni nel feudo del clan Di Costanzo. Rinvenuti una mazza chiodata, una pistola replica priva del tappo rosso e dei panetti di hashish, presumibilmente rifornimento di una piazza di spaccio.
A cura di Nico Falco
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Blitz della Polizia di Stato nel rione Marocchini di Pozzuoli (Napoli), in via Napoli: gli agenti, dalle prime ore di oggi, 9 febbraio, hanno fatto irruzione tra i caseggiati popolari, accompagnati dalle unità cinofile antidroga. Nel corso dei controlli, condotti dal personale in divisa e dall'Investigativa del commissariato Bagnoli, sono stati passati al setaccio gli edifici e le aree comuni. Il complesso residenziale è ritenuto la roccaforte del clan Di Costanzo, il cui boss è attualmente detenuto e condannato all'ergastolo; secondo fonti investigative tra gli edifici ci sono alcune delle più fiorenti piazze di spaccio della zona.

Sono stati rinvenuti, nascosti in aree comuni, una mazza chiodata e una pistola, quest'ultima in un sottoscala di un edificio nei pressi dell'abitazione di uno dei pregiudicati considerati tra i vertici del clan e imparentato col boss ergastolano; l'arma è una replica della 92Fs in dotazione alle forze dell'ordine, priva del tappo rosso. Durante le ispezioni è stato inoltre rinvenuto dell'hashish in panetti; presumibilmente, visto il tipo di confezionamento, si tratta di parte della scorta di una piazza di spaccio, ancora da dividere in stecchette da vendere al dettaglio. Le perquisizioni sono state estese anche alle abitazioni dei parenti del capoclan, ma con esito negativo.

Il rione Marocchini divenne "famoso" durante il primo lockdown, quando le restrizioni imposte per contrastare la pandemia di Covid-19 ancora in corso vietavano di lasciare le proprie abitazioni. In quei giorni divenne virale sui social network un video, girato tra i palazzi del rione, che mostrava una festa in strada, con tanto di balletti e persone intorno che applaudivano; i partecipanti alla festa furono in poche ore identificati e denunciati.

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