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“Bagnoli, nella task force nominati un dietologo e un candidato non eletto” l’accusa di Maresca

Il sindaco Manfredi: “Mie scelte in autonomia, individuate figure professionali”. Maresca: “Ritiri le nomine e faccia un avviso pubblico”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Scontro sulle nomine nella struttura di supporto commissariale di Bagnoli. A puntare il dito sulle scelte del sindaco Gaetano Manfredi è Catello Maresca, leader dell'opposizione di centrodestra in consiglio comunale. Tra i prescelti, secondo il pm anticamorra, infatti, ci sarebbero anche “un notaio amante della musica classica, capolista non eletto di Manfredi per la corsa al Comune”. Ma anche “un dietologo nel comitato tecnico” e “altri parenti ed amici vari e, per finire, la chicca: un colonnello “resuscitato” dalla tragica gestione de Magistris”. “Ci chiediamo – aggiunge il magistrato – che garanzia tecnica offrano i soggetti designati e secondo quali parametri non dichiarati siano stati scelti”. Maresca chiede quindi “un passo indietro da parte di Manfredi per favorire un metodo più trasparente e partecipato attraverso un avviso pubblico”.

Manfredi: “Individuate figure professionali”

A stretto giro la replica del primo cittadino, che è anche commissario di Bagnoli. “In relazione alle nomine dei componenti della Struttura di supporto di Bagnoli – afferma il sindaco Manfredi in una nomina – in totale autonomia ho individuato figure professionali – distaccate già dipendenti della Pubblica Amministrazione – in grado di fornire, per la rispettiva competenza, un contributo valido al controllo dell'opera di bonifica e di riqualificazione che interesserà l'intero sito di Bagnoli”.

“La funzione di tale commissione – aggiunge l'ex rettore della Federico II – è esclusivamente di monitoraggio, essendo la gestione delle risorse finanziarie in capo al soggetto attuatore. La struttura ha già avviato la programmazione per accelerare i tempi di intervento, nel comune intento di imprimere la svolta richiesta dai cittadini”.

Maresca: “Una scelta di lottizzazione”

Parla invece “di lottizzazione” nella sua nota Catello Maresca, per il quale sarebbe mancata “l'interlocuzione con le categorie professionali e sociali e con la città”. Per Maresca “alcune nomine appaiono almeno bizzarre”. “In particolare – scrive – è stato nominato un notaio, amante della musica classica e che a questo punto si propone come “tuttologo”, già nominato dal governatore De Luca presidente della Fondazione Ravello. E, guarda caso, capolista non eletto di Manfredi per la corsa al Comune alle ultime amministrative”.

E ancora sugli altri incarichi il leader della minoranza di centrodestra incalza: “Un dottore dietologo nel comitato tecnico, anche lui casualmente marito dell’attuale presidente della prima Municipalità. Un’altra che è dipendente C1 distaccata dal Comune di Roma. Altri parenti ed amici vari e, per finire, la chicca: un colonnello “resuscitato” dalla tragica gestione de Magistris”. “Così non va – conclude – Bagnoli è una delle grandi scommesse su cui si gioca il futuro della città e siamo convinti che tutti i napoletani abbiano diritto di saperlo”.

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