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Avellino, gli spacciatori avevano il pos per il pagamento della droga con carta prepagata

Tre arrestati (uno in carcere, due ai domiciliari) per spaccio: si facevano pagare anche con il Pos dai “clienti”, che utilizzavano carte prepagate.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Vendevano droga e accettavano, oltre al pagamento tradizionale in contanti, anche quello con il pos: tre le persone arrestate in provincia di Avellino, per spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di un 41enne, un 36enne ed un 24enne di Lioni, nella provincia irpina. Per uno di loro si sono spalancate le porte del carcere, per altri due sono stati disposti gli arresti domiciliari. Le indagini erano partite nel 2021, nell'ambito di una vasta inchiesta da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino.

Dalle indagini è emerso che i tre si rifornivano di cocaina ed hashish nelle piazze di Napoli e Salerno, equidistanti da Lioni, per poi rivendere il tutto nei comuni dell'Alta Irpinia. La scoperta più clamorosa è però quella che gli spacciatori accettavano anche il pos per ricevere i pagamenti: in pratica, gli acquirenti erano muniti di carte prepagate con le quali pagavano, attraverso un regolare Pos, gli spacciatori, pagando così la droga in formato elettronico. I tre arrestati, che dovranno rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati raggiunti questa mattina da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura avellinese. Già nell'estate del 2021, con l'avvio delle indagini, vennero arrestati e denunciati altri componenti di questo sodalizio.

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