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Augias risponde alle polemiche sulla trasmissione su Napoli: “Cutolo? Geniale come Riina e Einstein”

Polemiche per la puntata dedicata a Napoli della trasmissione Città Segrete andata in onda su Rai Tre, con un approfondimento su Raffaele Cutolo. A Fanpage.it parla l’autore e conduttore Corrado Augias: “Dobbiamo rappresentare una realtà della città nelle sue varie sfaccettature. Cutolo genio del male, come Riina e Al Capone. Polemiche pretestuose”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Molto attesa e molto criticata dai napoletani la puntata dedicata a Napoli di “Città Segrete”, il format di Corrado Augias che racconta gli aspetti più suggestivi e meno noti delle grandi città italiane. L'appuntamento di ieri con ad oggetto il capoluogo partenopeo ha suscitato però molte critiche da parte soprattutto della società civile napoletana, in particolare per l'ampio approfondimento iniziale dedicato a Raffaele Cutolo, boss della Nuova Camorra Organizzata recentemente scomparso. L'Assessore alla Sicurezza, Alessandra Clemente, figlia di Silvia Ruotolo, vittima innocente di camorra, e candidata a sindaco alle prossime amministrative ha commentato a caldo: “Una puntata che ha deluso le mie aspettative e che non dà merito, secondo me, all’immensa storia culturale della nostra città. Rai 3. Augias. Città Segrete. Mi farò sentire”.

Fanpage.it ha sentito l'autore e scrittore Corrado Augias per avere un commento sulle reazioni alla trasmissione Città Segrete andata in onda ieri sera su Rai Tre, che ha affrontato tra le altre tematiche anche il culto di Diego Armando Maradona a Napoli e i rapporti con la città della "pittora" Artemisia Gentileschi (qui la puntata):

A Napoli ha suscitato diversi commenti un po' critici in particolare l'approfondimento su Cutolo. Può spiegare questa scelta?

Mi dispiace. D'altra parte, se dobbiamo rappresentare una realtà della città nelle sue varie sfaccettature nobilissime e anche criminali, dobbiamo parlare sia della grande tradizioni musicale e artistica, sia della camorra. Se no facciamo una stornellata, ma non è il nostro caso. La cultura è anche questo, cercare di vedere ogni aspetto della realtà, ovviamente calibrandolo all'interno di un quadro complessivo.

La camorra però è una realtà variegata e complessa, perché la scelta di Cutolo, recentemente scomparso?

Cutolo ha rappresentato non solo un pezzo della storia napoletana allora, ma addirittura un perno del rapporto tra criminalità e politica, anche, intendiamoci bene, con una azione che in certi momenti è sembrata affiancare quella dello Stato. Però Cutolo era Cutolo, è stato un geniale inventore della Nco. Sono polemiche un po' pretestuose. Se vogliamo migliorare la realtà, bisogna in primo luogo affrontarla e raccontarla e da quella partire. Offendersi è un sentimento inutile.

Considera Cutolo “geniale” in senso negativo?

Guardi, ogni capo criminale, da Cutolo, a Totò Riina, ad Al Capone, è un capo, cioè un genio che poi applica il suo genio al male, mentre Einstein lo applicava alla fisica, adesso faccio un paragone a caso come mi viene in mente. Sono personalità enormi, dei capi, dei comandanti, dei manager, potrebbero diventare presidenti della General Motors, oppure capi di una banda di criminali, dipende dalle circostanze storiche e ambientali.

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