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Annullata la festa per l’inaugurazione dello stadio a Maradona del 29 luglio

Il Comune di Napoli ha deciso di annullare la festa per l’inaugurazione dello stadio San Paolo a Diego Armando Maradona, che si sarebbe dovuta tenere il prossimo 29 luglio. Il motivo, ha spiegato il sindaco Luigi De Magistris, è nelle polemiche sorte intorno all’evento, che a dire del cittadino hanno trascinato l’iniziativa in una querelle politica.
A cura di Nico Falco
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Troppe polemiche, troppo alto il rischio che l'evento diventasse il terreno di scontro sul piano politico. E così il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, taglia corto e ritorna sui suoi passi: niente coreografie, niente cerimonia per la targa, la festa per l'inaugurazione dello stadio San Paolo a Diego Armando Maradona è stata annullata, non si farà.

Soltanto ieri l'evento pareva confermato. Raggiunto da Fanpage.it, l'assessore comunale Ciro Borriello, con delega allo Sport, aveva garantito che tutto era praticamente già pronto: appuntamento fissato per il 29 luglio alle 19, coreografia con 500 bambini delle scuole elementari di Napoli che, seduti nel campo sportivo, avrebbero ormato la scritta "Dios". I Foja avrebbero pensato al lato musicale, sarebbe stato proiettato un video di Salvatore Biazzo con le immagini del Pibe de Oro e tra gli ospiti ci sarebbero stati il figlio di Diego, Diego Jr, l'ex calciatore Beppe Bruscolotti e l'ambasciatore argentino.

Oggi, invece, il dietrofront del Primo Cittadino ai microfono di Canale 21: "Ho molta amarezza, siamo stati rapidissimi a intestare lo stadio a Diego quando è finito – ha detto Luigi De Magistrisi – Vedere un dibattito surreale e intossicato in questi giorni perché volevamo fare un altro step, visto che non si può aprire lo stadio ai tifosi… Avevamo pensato di mettere una targa e una scultura, facendo intervenire 500 bambini. E che si è scatenato. Se Maradona deve diventare un messaggio politico e noi protagonisti di una divisione, l'evento non ha ragione di essere. Mettiamo da parte la festa e ricorderemo Maradona solo da punto di vista istituzionale".

"Fa davvero tristezza vedere che una festa che doveva unire, nel ricordo di Diego, tutti quelli che lo hanno amato, sia diventata, con un clima avvelenato, un terreno di assurde divisioni – commenta oggi l'assessore Ciro Borriello – l'Amministrazione comunale è quindi costretta a prendere atto che non sono state comprese le motivazioni che avevano orientato la decisione di regalare questa festa alla memoria e al ricordo del suo cittadino onorario, al capitano della squadra dei due scudetti. La festa, l'evento pubblico non si farà esclusivamente per il rispetto che l'Amministrazione nutre da sempre per il suo campione e per tutta la tifoseria che lo ha amato e che non lo dimenticherà mai. Resta l'amarezza per le polemiche strumentali e penalizzanti solo di un ricordo".

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