Ammazzò un uomo per un sorpasso in scooter, assassino arrestato dopo 2 anni

Arrestato dopo quasi due anni il presunto responsabile dell'omicidio di Salvatore Marangio, avvenuto nell'estate 2020 a Napoli. Si tratta di G.G., un 31enne napoletano per il quale quest'oggi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli ha disposto la custodia cautelare in carcere. L'uomo deve rispondere, oltre dell'omicidio di Marangio, anche dei reati di porto d'armi e detenzione di documenti falsi.
Prima la lite, poi gli spari
L'agguato avvenne la notte dell'8 agosto 2020, a piazza Volturno: secondo quanto ricostruito, tutto sarebbe partito per una banale lite dovuta alla viabilità. Marangio, già noto alle forze dell'ordine e sottoposto al regime dei domiciliari, era in strada a bordo di uno scooter quando al termine di una manovra azzardata urtò l'automobile di un'altra persona, che gli inquirenti ritengono sia la persona arrestata quest'oggi. Dopo una prima lite verbale, la cosa sembrò finire là: ma il guidatore dell'automobile invece tornò dopo pochi minuti, armato di pistola, aprendo il fuoco contro Marangio, che era di spalle.
La morte dopo un mese di ricovero
Portato d'urgenza all'ospedale San Giovanni Bosco, i medici provarono a salvargli la vita, ma fu tutto inutile: dopo un mese di ricovero, il 18 settembre Salvatore Marangio morì per le ferite riportate. Le indagini sono però andate avanti fino ad identificare il presunto responsabile: secondo la Procura di Napoli, G.G. si sarebbe reso irreperibile subito dopo la morte di Marangio, utilizzando anche carte d'identità false per poter alloggiare in diversi alberghi senza farsi trovare. Poi, nelle scorse ore, l'ordinanza di custodia cautelare perché "gravemente indiziato" dell'omicidio.