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Alluvione Benevento 2015, falsi documenti per avere i fondi per i danni: tre indagati

Nei guai sono finiti i proprietari di due abitazioni private e un funzionario comunale: sono accusati di aver fornito documentazioni false per ricevere i ristori per i danni causati dall’alluvione che colpì duramente la provincia di Benevento nell’ottobre del 2015. Eseguito un sequestro preventivo di 128mila euro.
A cura di Valerio Papadia
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Tre persone sono indagate per aver fornito documentazione falsa per ricevere i ristori stanziati per i danni causati dall'alluvione che ha colpito duramente la provincia di Benevento nell'ottobre del 2015: si tratta di due privati cittadini (uno dei quali è attualmente deceduto) e di un funzionario comunale, accusati di truffa aggravata. La Guardia di Finanza, su disposizione del gip del Tribunale di Benevento e della locale Procura della Repubblica, ha eseguito anche un sequestro preventivo per un totale complessivo di 128mila euro, pari agli indennizzi ricevuti dai due cittadini. Secondo le indagini dei militari delle Fiamme Gialle e dei magistrati sanniti, i due indagati sono stati gli unici nel Comune di Ceppaloni a ricevere i ristori per i danni dell'alluvione: l'inchiesta ha svelato che per riceverli, come detto, i due avevano presentato falsi documenti.

L'alluvione nel Sannio nel 2015

Tra il 14 e il 15 ottobre del 2015, la Campania in generale e in particolare la provincia di Benevento, vengono interessate da piogge torrenziali e forti temporali, che nel Sannio provocano l'esondazione dei principali corsi d'acqua: il Calore, il Sabato e il Tammaro. L'alluvione che ne consegue colpisce tutta la provincia, ma i comuni più colpiti, oltre al capoluogo Benevento, sono stati Montesarchio, Solopaca, Pietrelcina, Paupisi e San Giorgio la Molara.

L'alluvione, con la piena che si è protratta fino al successivo 19 ottobre, ha provocato non soltanto ingenti danni alle abitazioni, agli edifici e ai terreni agricoli, ma anche purtroppo due vittime: una donna 70enne di Pago Veiano, travolta dalla furia dell'acqua e un uomo di Montesarchio, travolto anch'egli dall'acqua mentre cercava di liberare il suo scantinato dai detriti e dal fango.

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