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Alessandro morto pugnalato al cuore per salvare la moglie in una lite, fermato uno zio

I carabinieri di Pozzuoli hanno fermato Ciro Iovino, 63enne, dipendente del Comune di Pozzuoli nella circoscrizione di Agnano Pisciarelli, nell’ambito delle indagini per la morte di Alessandro Cristian Amato, il 46enne ucciso sabato pomeriggio dopo una violenta lite in via Pisciarelli, tra Pozzuoli e Agnano. Iovino è lo zio della moglie di Alessandro. Quest’ultimo sarebbe stato pugnalato proprio per difendere la compagna nel corso di una lite.
A cura di Pierluigi Frattasi
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I carabinieri di Pozzuoli hanno fermato Ciro Iovino, 63enne, dipendente del Comune di Pozzuoli nella circoscrizione di Agnano Pisciarelli, per la sua presunta responsabilità nella morte di Alessandro Cristian Amato, il 46enne ucciso sabato pomeriggio dopo una violenta lite in via Pisciarelli, tra Pozzuoli e Agnano. Iovino è uno zio della moglie di Alessandro. Quest’ultimo, secondo gli investigatori, sarebbe stato pugnalato più volte al petto proprio per difendere sua moglie Immacolata nel corso di una lite i cui motivi sono ancora da chiarire. Un fendente al cuore gli sarebbe stato fatale. Alessandro, nonostante l’intervento dell’ambulanza del 118, non ce l’ha fatta ed è deceduto durante il trasporto in ospedale. Anche Iovino era tra i 4 feriti portati in ospedale, ma non gravi. Ancora da chiarire la dinamica dell'accaduto, al vaglio dei carabinieri di Pozzuoli. Lutto nel rione per la scomparsa prematura di Alessandro, che era benvoluto da tutti e lascia moglie e figlie piccole.

Lo zio condotto a Poggioreale

Iovino è stato fermato dai carabinieri nel Pronto Soccorso dell’ospedale “San Paolo” di Fuorigrotta nell'ambito dell'indagine per la morte di Alessandro. Anche Iovino era tra i quattro feriti coinvolti nella lite. Il 63enne è stato tradotto al carcere di Poggioreale, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, potrebbero esserci motivi economici dietro la violenza che sabato pomeriggio ha visto coinvolte almeno una decina di persone con 4 feriti e un morto. I motivi, secondo una prima ricostruzione, potrebbero essere legati alla gestione delle quote condominiali e delle parti comuni di un palazzo popolare. Ma non si esclude nessuna pista.

Amato ucciso con coltellata al cuore

Gli investigatori indagano anche su un’altra morte per infarto avvenuta qualche giorno prima, sempre nel corso di una lite nata nel cortile del palazzo e proseguita in strada davanti al bar Vitale. A inizio settimana, secondo gli investigatori, si sarebbe verificato un altro lutto nella famiglia Amato: nel corso di una rissa in via Pisciarelli, il padre della moglie di Alessandro Cristian Amato sarebbe morto per infarto nel corso di un litigio. Si indaga su possibili collegamenti tra i due episodi.

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