A Napoli si festeggia Santa Lucia: all’alba i fuochi d’artificio nel Borgo svegliano tutti

Fuochi d'artificio all'alba di oggi martedì 13 dicembre nel Borgo Santa Lucia di Napoli, in onore della Santa a cui la zona è dedicata. Una "sveglia" dedicata alla Santa Patrona dei Pescatori, che proprio nel Borgo di Santa Lucia hanno la loro "residenza storica" per quanto riguarda il capoluogo partenopeo. Botti che hanno svegliato la città, come da tradizione: qualche turista già in giro è rimasto sorpreso dalla scena, salvo poi ricevere spiegazione da cittadini già in strada a quell'ora.
Il culto di Santa Lucia a Napoli
Il culto di Santa Lucia, infatti, è molto diffuso a Napoli (città di pescatori), tanto che il 13 dicembre, giorno del martirio della Santa siciliana, c'è anche la supplica nell'omonima chiesa a lei dedicata nel Borgo Santa Lucia, dalla quale parte anche la processione della statua (ottenuta dall'argento dei fedeli a lei devoti), che viene portata appunto dalla chiesa fino al mare, e da lì condatta in processione sulle barche fino a Castel dell'Ovo, poco distante. Un rito che serve a rafforzare ulteriormente il legame tra la Santa e l'antico borgo dei pescatori napoletano.
Santa Lucia, la martire siciliana che riposa a Venezia
Pur non essendo né nata né vissuta a Napoli, il culto di Santa Lucia è molto diffuso nel capoluogo partenopeo, non solo nel Borgo che da lei prende il nome. Nata e cresciuta a Siracusa, qui trovò il supplizio a 21 anni, durante le persecuzioni dei cristiani sotto l'impero di Diocleziano, nel tardo periodo romano. Le sue spoglie oggi riposano, secondo la tradizione, nell'ex chiesa di San Geremia, oggi Chiesa di Santa Lucia, a Venezia: qui vi arrivò secoli dopo, trafugata dai veneziani dopo che i bizantini la rubarono da Siracusa, dove i cittadini già devoti al suo culto ne avevano inizialmente nascosto il corpo nelle catacombe durante il periodo della conquista musulmana della Sicilia, portandola a Costantinopoli.