A Napoli hotel pieni di turisti a Pasqua, ma la città è sporca: tornano i cumuli di rifiuti

A Napoli gli hotel e i ristoranti fanno il tutto esaurito per Pasqua, la città è piena di turisti, ma è sporca. Tornano i cumuli di rifiuti nel centro storico. Soprattutto imballaggi, cartoni e cassette degli esercizi commerciali, che invece di depositarli all'esterno delle botteghe o nei bidoncini consegnati da Asìa, li riversano dentro le campane della raccolta differenziata, che sono invece riservate ai semplici cittadini, o anche fuori. Una situazione che si presenta, purtroppo, puntuale, durante i giorni di festa, quando si produce e si vende di più e ci sono molti più cartoni e scatole di cui sbarazzarsi, regalando un'immagine di degrado e abbandono ai tanti turisti che si riversano in città per ammirarne le bellezze.
Conferimento selvaggio dai negozi, in strada tornano i cumuli
Il problema, quindi, non dipende dalla raccolta dei rifiuti, come spiegano da Asìa Napoli a Fanpage.it, ma dal conferimento dei rifiuti, che invece di avvenire negli spazi e negli orari appositi, avviene nel corso di tutta la giornata, dalla mattina alla sera. Nessun problema, quindi, legato alla mancanza di operatori ecologici, magari a causa del Covid, o ad un rallentamento degli impianti. Anzi, "stiamo intensificando i turni", spiega a Fanpage.ti l'amministratore delegato Domenico Ruggiero.
A Napoli si producono in media 1.400 tonnellate di rifiuti al giorno. Cifre che aumentano del 10-15% durante le feste di Natale e Pasqua, come nel periodo della Settimana Santa, con 150-200 tonnellate in più di rifiuti al giorno in strada.
Per fronteggiare questa situazione, Asìa provvede a raccogliere i rifiuti in alcune zone, come a via Toledo, anche 2-3 volte al giorno, non solo di sera. In particolare, viene inviato il camioncino per la raccolta dei cartoni oltre che di sera, anche attorno alle ore 14, in modo tale che i negozi possano liberarsi degli imballaggi prodotti durante la mattinata. Il problema è che molti esercizi commerciali preferiscono scaricarli nelle campane già prima, per non dover conservare le scatole all'interno della bottega, spesso sprovvista di uno spazio per questo scopo.