Morire a vent’anni per difendere la fidanzata, Emanuele e gli altri

Morire a 20 anni per aver difeso la fidanzata. Un terribile copione che si ripete in contesti differenti, ma che ha sempre lo stesso cliché. Ubriachi, sotto l'effetto delle droghe di moda o semplicemente violenti, avventori di bar o frequentatori di discoteche, italiani o stranieri, tutti giovani, anzi giovanissimi, tutti armati di coltelli e pistole che estraggono e usano senza pensarci due volte, come dentro un videogame.
È successo ad Alatri (Frosinone), dove a perdere la vita in un massacro spietato, lo scorso 26 marzo è stato Emanuele Morganti, 20 anni, la cui unica colpa è quella di essere intervenuto in difesa della fidanzata. Tutto è cominciato in un affollato locale in piazza Margherita, dove al bancone del bar un giovane albanese ha iniziato a importunare la sua ragazza. Emanuele ha reagito, i due hanno ingaggiato una rissa, subito interrotta dai buttafuori, che li hanno trascinati all'esterno. È stato lì che alcuni amici del giovane albanese hanno dato il via a un vero e proprio pestaggio senza risparmio di colpi. Emanuele è stato aggredito a calci e pugni e, infine, con una spranga, che gli ha sfondato il cranio. Tutto sotto gli occhi di testimoni atterriti che non sono intervenuti per fermare la furia omicida del branco. Un episodio di orrore e bestialità scaturito in un paese dove uomini e donne dovrebbero relazionarsi in maniera civile e dove le risse finite nel sangue sono il titolo principale dei giornali del lunedì mattina.
Altri ventenni hanno avuto la stessa sorte di Emanuele.
Francesco Estatico
Ucciso a 16 anni dal fidanzato di una ragazza con cui si aveva scambiato alcuni sguardi maliziosi. Francesco Estatico è stato accoltellato nel quartiere Mergellina di Napoli, cuore della movida partenopea, la sera del 19 febbraio 2004. All'epoca dei fatti il suo killer aveva la stessa età. Punì Francesco per quello scambio di sguardi, recidendo con il coltello l'arteria femorale, poi fuggì in sella allo scooter con la sua fidanzatina 13enne. Il giorno dopo si costituì accompagnato dalla madre.

Gianluca Monni
Ucciso a fucilate mentre aspettava l'autobus a Nule (Sassari). Autore dell'omicidio del 19enne era Paolo Enrico Pinna, un ragazzo di 18 anni con il quale, giorni prima, a una festa di paese, aveva avuto un litigio. Monni aveva difeso dalle molestie del Pinna la sua fidanzata.

Salvatore Farinaro
Trent'anni, agente della Polfer di Rho è stato ucciso il 25 febbraio 2010 a Milano, per aver difeso la sua fidanzata dalle molestie di due avventori del bar in cui la ragazza era seduta con un'amica. Cristian Giola, 31 anni, ex bancario, lo ha accoltellato insieme a un complice.

Massimo Ferraresi
È morto il 7 giugno 2009 a Ferrara, anche lui per difendere una ragazza, ma non la sua. La giovane si era rifugiata nel bar per fuggire dal fidanzato violento, David Bisella. Il giovane si è scagliato contro Massimo con un coltello colpendolo mortalmente al torace.
