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Mistero a Cuba, 21 americani colpiti da strani attacchi “acustici”: Usa valuta chiusura ambasciata

Gli Stati Uniti valutano la chiusura dell’ambasciata a Cuba a causa di una serie di attacchi sonici ai danni di diplomatici e dipendenti. Uno di questi avrebbe perso l’udito.
A cura di Giorgio Scura
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Il segretario di Stato Usa Rex Tillerson ha annunciato alla Cbs che l'amministrazione Trump "sta considerando" di chiudere l'ambasciata americana all'Avana dopo una serie di misteriosi "incidenti" che hanno colpito almeno 21 diplomatici a Cuba, con sintomi vari che vanno dalla perdita o dai disturbi dell'udito alla nausea e al mal di testa. Gli investigatori hanno evocato varie teorie, da attacchi sonici ad armi elettromagnetiche o apparecchiature di spionaggio difettose. L'Avana ha respinto ogni responsabilità.

Uno degli ultimi attacchi si è verificato lo scorso 10 agosto quando i diplomatici e dipendenti del Dipartimento di Stato americano in servizio all'ambasciata Usa a L'Avana sarebbero stati vittime di un ‘attacco acustico' condotto attraverso alcune apparecchiature elettroniche che hanno provocato seri problemi di salute ad almeno due delle vittime, costrette a tornare in patria per curarsi.

Lo riferiscono fonti dell'amministrazione Usa, che spiegano così i ‘misteriosi incidenti' che nel maggio scorso hanno portato per rappresaglia all'espulsione di due diplomatici cubani a Washington.

Uno dei dipendenti americani colpiti avrebbe subito una perdita permanente di udito.  Le autorità cubane negano ogni responsabilità e assicurano di non sapere nulla dell'episodio sul quale però sta ora indagano l'Fbi. Dalla ripresa dei rapporti diplomatici tra Usa e Cuba nel 2015 non si erano più verificati fatti del genere.

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