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Voli dalla Cina a Malpensa, i passeggeri positivi calano dal 50 al 20 per cento

Calano dal 50 al 20 per cento i passeggeri positivi sui voli che dalla Cina atterrano all’aeroporto di Milano Malpensa: “Merito dei tamponi all’imbarco”. Il monitoraggio proseguirà fino al 31 gennaio, con l’obiettivo di individuare eventuali nuove varianti.
A cura di Francesca Del Boca
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Archivio LaPresse
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Dal 50 per cento al 20 per cento. Calano così i passeggeri positivi sui voli che dalla Cina atterrano all'aeroporto di Milano Malpensa: dopo un primo allarme (su un primo volo, di 92 passeggeri 35 erano i positivi; nel secondo, 62 passeggeri positivi su 120) rientra almeno in parte la preoccupazione per gli effetti in Italia e in Europa della cessazione della politica Covid Zero cinese, che ha fatto registrare un'impennata di contagi nel gigante asiatico. "È l'effetto dei test obbligatori prima dell'imbarco", ha dichiarato l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso. 

I positivi in calo sui voli provenienti dalla Cina e diretti a Malpensa

Il monitoraggio proseguirà fino al 31 gennaio. "La maggior parte dei passeggeri era in possesso di una certificazione di negatività attestata attraverso un tampone antigenico", le parole di Guido Bertolaso. "Noi offriamo comunque un test molecolare, in grado di intercettare la positività al virus anche in presenza di una carica virale bassa e soprattutto di rilevare varianti che sfuggono ai tamponi rapidi". Del resto l'aeroporto di Malpensa è stata la prima realtà in Italia ad attrezzarsi con i "test d'ingresso" per i viaggiatori provenienti dalla Cina (oggi resi obbligatori dal Ministro della Salute Orazio Schillaci).

Monitorare eventuali nuovi varianti Covid

"L'obiettivo è quello di escludere che i passeggeri che arrivano dalla Cina abbiano contratto varianti del Covid per le quali non siamo protetti dalla copertura vaccinale", ha concluso l'assessore lombardo. Rischio concreto? Al momento in Italia la più diffusa resta Cerberus, secondo gli ultimi dati diffusi dall'Iss, ma da Shanghai arrivano dati su un nuovo sottolignaggio di Omicron, BF.7, che sarebbe responsabile dell'attuale aumento dei casi nella metropoli da 26 milioni di abitanti. "È più rapida e letale, ci contagerà tutti", è il grido di allarme dei medici cinesi. Ma le informazioni a riguardo sono ancora troppo poche. Più preoccupante Gryphon, esotico nome di XBB.1.5, a sua volta figlia dell'incrocio di due varianti di BA.2., e già presente in maniera più massiccia nel nostro Paese.

"La situazione Covid-19 in Italia è sotto controllo"

Per gli esperti, comunque, grazie ai vaccini l'Italia non correrebbe grandi rischi. "Siamo uno dei Paesi più vaccinati al mondo, e con i vaccini migliori. Ma non dobbiamo sederci sugli allori", ha dichiarato infatti il direttore generale dell'Aia Nicola Magrini. "Non si vive di rendita, e la campagna deve essere proseguita".

"La situazione Covid-19 in Italia al momento è del tutto sotto controllo", ha precisato inantanto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, nel video di commento ai dati del report settimanale Covid della Cabina di regia del ministero della Salute e dell'Istituto superiore sanità (Iss). "Anche questa settimana il tasso di incidenza di casi nel nostro Paese tende a diminuire e l'incidenza raggiunge i 207 casi per 100mila abitanti. Anche l'indice Rt mostra una tendenza al decremento, siamo ormai a 0,84, quindi ben al di sotto della soglia epidemica".

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