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Varese, costringe il nipote a passare ore contro il muro e a fare docce gelate: condannata una nonna

Una nonna è stata condannata a tre anni di carcere per maltrattamenti ai danni del nipote acquisito: lo costringeva a docce gelate e a passare ore contro il muro.
A cura di Giorgia Venturini
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È arrivata la conferma della condanna a 3 anni di carcere per la nonna di 53 anni ritenuta colpevole di maltrattamenti in famiglia ai danni di suo nipote acquisito. A confermare la condanna è stata la Corte d'Appello di Milano: il giudice ha riconosciuto i maltrattamenti nei confronti del minore, 13enne all'epoca dei fatti, che soffriva di gravi disturbi dovuti alla sua condizione famigliare. Il 13enne e la sua sorellina, infatti erano stati affidati al nonno paterno, compagno della donna di 53 anni, perché i genitori non erano in grado di prendersi cura di loro.

Il ragazzino aveva trovato il coraggio di raccontare tutti ai servizi sociali

Le violenze si sono ripetute più volte in una casa in provincia di Varese: il nipote – come riporta la Prealpina – era costretto dalla 53enne, originaria di Cittiglio (Varese), a stare per ore contro il muro e a mangiare cibi a lui poco graditi. Ma c'è di più: il giovane subiva delle docce fredde con la canna dell'acqua in giardino, senza mai potersi ribellare. Non poteva neanche chiedere aiuto dal momento che computer e cellulare gli erano stati "sequestrati" per tutto il giorno. La donna trattava con amore i suoi due figli naturali e la sorellina del 13enne, ma non lui. Il ragazzino, oggi 20enne, era riuscito a trovare il coraggio di denunciare le continue violenze: si era rivolto ai servizi sociali e aveva iniziato a raccontare tutto. Aveva poi ripetuto ogni cosa davanti al giudice durante il primo grado del processo, la cui sentenza a tre anni di carcere ora è stata confermata anche in Corte d'Appello. Per i giudici sia di primo che di secondo grado le punizioni erano "severe, anacronistiche, prolungate e totalmente ingiustificate". Il giovane infatti non aveva mai un atteggiamento ribelle. Anzi, subiva tutto senza mai opporsi fino a quando non ha il trovato il coraggio di raccontare tutto.

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