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Ucciso con una coltellata in una rissa tra tifosi, la sorella di Riccardo Claris: “Colpito alle spalle mentre tornava a casa”

La sorella di Riccardo Claris, il 26enne accoltellato alla schiena e ucciso la sera dello scorso 3 maggio a Bergamo in seguito a una presunta lite scoppiata per questioni di tifo, ha diffuso una lettera sui social in cui ha scritto: “Riccardo non ha alzato le mani contro nessuno. Colpito alle spalle”.
A cura di Giulia Ghirardi
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"Colpito alle spalle, mentre tornava a casa". A scriverlo sui social è Barbara Claris, sorella di Riccardo, il 26enne accoltellato alla schiena e ucciso la sera dello scorso 3 maggio in via dei Ghirardelli, a Bergamo, nei pressi del Gewiss Stadium dove gioca l'Atalanta, in seguito a una presunta lite scoppiata per questioni di tifo. A colpirlo con un coltello da cucina sarebbe stato Jacopo De Simone – fratellastro di Carmine Francesco, arrestato lo scorso 10 marzo per aver ucciso il 57enne Luciano Muttoni nella sua villetta di Valbrembo – che si è consegnato ai carabinieri confessando l'omicidio.

"Era a casa a dormire. Intorno alle 23:30 è stato informato del conflitto in corso dalla sua ragazza e malauguratamente è sceso in strada". A parlare è Luca Salvioni, avvocato e zio di Riccardo Claris. Il conflitto a cui fa riferimento è una lite tra due gruppi di tifosi, uno dell'Atalanta e l'altro dell'Inter, scoppiata nella tarda serata di sabato 3 maggio nei pressi del Reef Café di Borgo Santa Caterina. Secondo le prime ricostruzioni, i tifosi avrebbero iniziato a discutere e in pochi minuti sarebbe esplosa una rissa a colpi di bastoni e catene. Dopo essere stato informato, Claris è sceso in strada e lì è stato accoltellato a morte alla schiena. A colpirlo con un coltello da cucina sarebbe stato Jacopo De Simone che si è consegnato ai carabinieri presentandosi come l'autore del delitto.

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"Siamo tutti sconvolti, non ci sono parole per descrivere ciò che proviamo", ha scritto la sorella di Riccardo Claris in una lettera diffusa sui social. "Riccardo era un bravissimo ragazzo, chi lo conosce lo sa! Qualsiasi cosa sia successa non era un violento, non era un criminale, non si meritava quanto successo. Niente giustifica l'omicidio!".

In merito, invece, alla lite tra tifosi e al presunto coinvolgimento del fratello, la sorella ha aggiunto: "Riccardo non ha alzato le mani contro nessuno. Dalle constatazioni delle forze dell'ordine molto probabilmente è stato colpito a caso, alle spalle, mentre tornava a casa". Per fare chiarezza su quanto accaduto, sono al lavoro le forze dell'ordine che stanno eseguendo tutti gli accertamenti necessari a ricostruire l'esatta dinamica della vicenda e accertare la responsabilità delle persone coinvolte.

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