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L'omicidio di Carmine D'Errico a Cusano Milanino

Uccide il padre con 40 martellate, poi racconta: “Quando avevo 12 anni ha provato a violentarmi”

Lorenzo D’Errico è stato interrogato davanti ai giudici della Corte d’Assise di Monza. Il 38enne è imputato per l’omicidio volontario aggravato del padre Carmine e per la distruzione del suo cadavere. “Quando avevo 12 anni ha tentato un approccio sessuale con me e non lo ha mai ammesso”, ha raccontato in aula.
A cura di Enrico Spaccini
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Carmine D'Errico e suo figlio Lorenzo
Carmine D'Errico e suo figlio Lorenzo
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Lorenzo D'Errico è in carcere dal febbraio dell'anno scorso perché ritenuto responsabile dell'omicidio volontario aggravato del padre, Carmine, e della distruzione del suo cadavere. Il 38enne di Cusano Milanino si è sottoposto all'interrogatorio durante il processo a suo carico davanti alla Corte d'Assise di Monza. Di fronte ai giudici Lorenzo ha raccontato: "Quando avevo 12 anni mio padre ha tentato un approccio sessuale con me dandomi la buonanotte, ma in tanti anni non l'ha mai ammesso e la sera dell'omicidio ne abbiamo ancora discusso e lui ha di nuovo banalizzato".

La scomparsa di Carmine D'Errico

Era la sera del 30 dicembre 2021 quando Carmine è scomparso. Del 65enne, pensionato, vedovo e malato di un cancro ritenuto incurabile non si hanno avuto più notizie, al punto che anche trasmissioni televisive si erano occupate della sua scomparsa. Lorenzo aveva raccontato che il padre Carmine si era allontanato da solo, a prendere le pizze, e che probabilmente si era tolto la vita.

In realtà, il 38enne lo aveva ucciso con 40 colpi di martello e aveva cercato di dargli fuoco tentando di sbarazzarsene a Cerro Maggiore, alle porte di Milano. Secondo quanto ricostruito, non avrebbe agito per motivi di eredità, ma proprio in seguito all'ennesima lite.

"Mi sono risvegliato in una pozza di sangue"

Durante l'interrogatorio in Tribunale ha parlato di un ipotetico "approccio sessuale" che il padre gli avrebbe rivolto quando aveva solo 12 anni. Quella sera, ha continuato Lorenzo, "ne abbiamo discusso e lui ha di nuovo banalizzato".

Quella che l'imputato vuol far passare come follia improvvisa, sarebbe esplosa "quando mi si è avvicinato per mimare il gesto per spiegarmi che avevo frainteso mi è calato il buio davanti e non ho capito più nulla". In quel momento sarebbe avvenuto l'omicidio: "Quando mi sono risvegliato in una pozza di sangue mi sembrava di essere in un film dell'orrore e ho deciso di nascondere tutto perché non mi capacitavo di quello che avevo fatto".

Lorenzo è stato già sottoposto a una perizia psichiatrica, durante un incidente probatorio. Gli esperti hanno rilevato in lui una "personalità irrisolta" anche a causa di un'infanzia difficile, tuttavia non sarebbe stato riscontrato alcun vizio di mente. Il dibattimento è previsto a ottobre.

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