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L'omicidio di Carmine D'Errico a Cusano Milanino

Le amiche di Carmine D’Errico: “Aveva paura del figlio Lorenzo”

Alcune amiche di Carmine D’Errico hanno detto che l’uomo, nell’ultimo periodo, aveva paura del figlio Lorenzo. Proprio quest’ultimo è in carcere da giorni con l’accusa di aver ucciso il genitore. Un vicino di casa: “È un mostro”.
A cura di Francesco Loiacono
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Carmine D'Errico e il figlio Lorenzo
Carmine D'Errico e il figlio Lorenzo
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Negli ultimi giorni della sua vita Carmine D'Errico era arrivato ad avere paura del figlio Lorenzo. E ne aveva tutte le ragioni, considerando che il 35enne è da dieci giorni in carcere, con gravi indizi a suo carico, proprio per l'omicidio del padre e il successivo tentativo di occultarne il cadavere, ritrovato parzialmente carbonizzato da alcuni giovani in un capannone di Cerro Maggiore. A raccontare lo stato d'animo del pensionato ucciso presumibilmente alla fine di dicembre nella sua villetta di Cusano Milanino, dove viveva col figlio, sono state alcune amiche di Carmine. Ieri, nella puntata della trasmissione tv "La vita in diretta" in onda su Rai 1, l'inviata Monica Arcadio ha raccolto le voci di alcune amiche del pensionato: "Aveva paura che potesse fargli del male tant’è che noi gli dicevamo, ma cosa aspetti? Vai via, trovati una casa".

Lorenzo ha detto di essere stato picchiato e bullizzato dalla madre per 30 anni

Le amiche hanno confermato che tra la vittima e il figlio c'erano pessimi rapporti, dei quali peraltro Lorenzo, che sugli altri aspetti della vicenda ha cercato di bluffare clamorosamente anche davanti alle telecamere, non aveva mai fatto mistero. Ma il ragazzo avrebbe avuto pessimi rapporti anche con la madre, deceduta due anni fa. In un'intercettazione riportata dalla trasmissione tv il ragazzo dice di essere stato picchiato e bullizzato dalla madre per 30 anni: "Mi picchiavano, i rapporti tra loro andavano male perché non mi picchiava abbastanza, quindi figurati che caz.. di infanzia devo aver avuto". Non è chiaro però se anche questo rientri nella messinscena che il 35enne ha organizzato dopo la presunta scomparsa del padre, che in realtà lui aveva probabilmente ucciso con 40 martellate e trasportato nell'auto della fidanzata a Cerro Maggiore, arrivando perfino a scherzare con la ragazza sulla "puzza di cadavere" nella vettura. E in effetti l'intercettazione, incentrata su un colloquio avuto dal ragazzo con i carabinieri, si concludeva con queste parole: "Il mio solito show".

Un vicino di casa: Il figlio è un mostro

La freddezza, la mancanza d'empatia del 35enne davanti alla scomparsa del padre avevano da subito colpito. Tra i vicini qualcuno, interpellato da Fanpage.it, riteneva "senza senso" che il ragazzo potesse avere a che fare con la scomparsa del padre. Adesso però lo stato d'animo è diverso: "Era figlio unico, sapeva che aveva un tumore maligno il padre… Aveva un odio… Io non dormo più, non meritava di fare quella morte lì, soprattutto dal figlio. È un mostro", ha detto all'inviata un altro vicino di casa di Carmine e Lorenzo.

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