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Tredicenne picchiata a scuola dalle compagne: ricoverata in ospedale per lesioni gravi

Da mesi una 13enne della provincia di Brescia è costretta a subire vessazioni di ogni genere, sui social e tra i corridoi della scuola media. “Fanno circolare sue foto modificate, creano apposta video per prenderla in giro”. E ancora schiaffi, sputi e spinte. “Le stanno rovinando la vita, non vuole più andare a scuola”
A cura di Francesca Del Boca
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Offese quotidiane sui social, insulti in strada, sputi e spintoni sul pullman. Fino alle botte nei corridoi della scuola media e il ricovero per un trauma cranico dopo l'ennesima aggressione, avvenuta durante un cambio dell'ora. "È un incubo, le stanno rovinando la vita", la madre della tredicenne presa di mira da un gruppo di coetanee.

Botte, schiaffi, violente tirate di capelli. Calci e spinte, prese in giro di ogni genere. Così da mesi e mesi, in un tranquillo paesino nei pressi della sponda bresciana del lago di Garda.

Le vessazioni continue sui social e tra i corridoi della scuola media

"Non vuole più andare a scuola", le parole della madre, riportate da Il Giornale di Brescia. A colpire la tredicenne sarebbe stata un’altra ragazzina: farebbe parte di un gruppo più ampio che, tra i banchi di scuola e i profili virtuali dei social, ogni giorno si diverte a vessare e tormentare la giovanissima.

"Ci siamo già rivolti alla Postale dopo che con profili falsi avevano insultato mia figlia in rete". Ma niente da fare. "La Postale chiude i profili che indichiamo, ma poi questi ragazzi ne aprono altri e continuano. Fanno circolare foto di mia figlia modificate, creano apposta video per prenderla in giro, e la catena non si spezza più".

Persecuzioni, umiliazioni e crudeltà di ogni genere. Un esempio? Qualche settimana fa la ragazzina pubblica sui social l’immagine della nonna morta di recente, con una frase in ricordo come accompagnamento. "Godo", il commento di uno del gruppo. E poi insulti e mortificazioni a raffica. "Cattiverie su cattiverie, non sappiamo davvero cosa fare".

"Da genitore sono preoccupata, non è possibile che una 13enne viva situazioni così", ancora lo sfogo della madre. "Questi ragazzi, inoltre, attraverso altre persone hanno fatto sapere che quando tornerà a scuola la picchieranno ancora".

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