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Travolge due donne al casello, al 39enne avevano somministrato il farmaco tranquillante in aeroporto

Il 39enne che ha travolto e ucciso due donne al casello autostradale Ghisolfa aveva nel sangue tracce di Tch e benzodiazepine. Secondo gli atti acquisiti dalla Procura, gli era stato somministrato un farmaco tranquillante al presidio medico di Malpensa poche ore prima dell’incidente.
A cura di Enrico Spaccini
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Claudia Turconi (a sinistra) e Laura Amato (a destra)
Claudia Turconi (a sinistra) e Laura Amato (a destra)

Le prime analisi delle urine e del sangue fatte al 39enne dopo l'incidente nella notte tra il 17 e il 18 febbraio scorso avevano evidenziato tracce di Thc, il principio attivo della cannabis, e di benzodiazepine. Aveva appena travolto con la sua auto alla barriera autostradale Ghisolfa sulla A4 Torino-Milano l'auto con a bordo la 54enne Laura Amato e la sua amica 59enne Claudia Turconi, entrambe morte nello schianto. Le telecamere hanno mostrato come il 39enne viaggiasse a 150 chilometri orari e non abbia mai cercato di frenare. Ora le indagini hanno evidenziato un altro particolare: il farmaco tranquillante a base di benzodiazepine gli era stato somministrato all'aeroporto di Malpensa.

La crisi del 16 febbraio e la ricerca di farmaci

Era stato già ricostruito come il 16 febbraio il 39enne italiano con origini marocchine avesse avuto una crisi. Dal 1995 era in cura con diagnosi di "disturbi psicotici" e la moglie gli suggerì di andare in ospedale per farsi prescrivere dei farmaci.

L'uomo andò all'ospedale di Piacenza, senza però farsi ricoverare. Riapparve poi il giorno dopo all'aeroporto di Malpensa. Lì avrebbe voluto prendere un volo per il Marocco, ma il personale, vedendo le sue condizioni, decise di portarlo al presidio medico. Secondo gli atti acquisiti dalla Procura, là gli sono state somministrate una cinquantina di gocce del farmaco a base di benzodiazepine.

Gli operatori chiamarono un'ambulanza che lo portò all'ospedale di Gallarate. Anche qui, però, decise di andarsene: chiamò un suo cugino e si fece riaccompagnare a Malpensa a riprendere l'auto. Una volta tornato a bordo della sua vettura, riprese a guidare fino allo schianto.

Ora l'uomo è ricoverato nel reparto di Psichiatria a Piacenza e sarà chiesta una perizia psichiatrica. È indagato per omicidio colposo plurimo nell'inchiesta del pm Paolo Filippini e della Polizia stradale di Novara e a breve dovrebbe essere disposta una misura di sicurezza in ospedale, con libertà vigilata.

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