Tangenti sugli appalti della metro a Milano, chieste condanne fino a 6 anni per corruzione e turbativa d’asta

La Procura di Milano ha chiesto tra i 6 anni e i 9 mesi di reclusione per gli 11 imputati nel processo per corruzione e turbativa d'asta relativo ai lavori di manutenzione ed innovazione delle linee della metropolitana milanese, in corso davanti alla settima sezione penale del Tribunale. Le richieste di condanna formulate dal pm Giovanni Polizzi, titolare delle indagini che nel giugno di cinque anni fa avevano portato a 13 arresti, oltre alle persone fisiche, hanno riguardato anche tre società, tra cui Siemens Mobility e Gmbh (120 mila euro ciascuno).
Per Marco Bosi, all'epoca legale rappresentante ed amministratore di Siemens Mobility srl, è stata proposta la pena più alta. A seguire i 5 anni per Gerardo Ferraioli, Giovanni Rizzi e Carmine Rossin, ai tempi manager di Engineering Informatica spa, fino ad arrivare a 9 mesi e 200 euro di multa per quattro persone. La vicenda ha al centro un articolato sistema architettato tra il 2018 e il 2019 e che sarebbe gravitato attorno a Paolo Bellini, ex funzionario di Atm, che ha patteggiato 5 anni di carcere e ha versato 150 mila euro di risarcimento. Tra gli appalti contestati nell'indagine condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, figura anche uno sulla manutenzione di impianti di telecomunicazione della linea 5 (M5 lilla) della metropolitana di Milano. La sentenza è attesa a luglio.