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Atm, appalti truccati per i lavori alla metro: pm chiede il giudizio immediato per i 13 indagati

Il pubblico ministero ha chiesto al giudice per le indagini preliminari il giudizio immediato per i 13 indagati coinvolti nel presunto sistema di mazzette per i lavori della metro di Milano. Secondo l’accusa, a orchestrare tutto c’era il funzionario di Atm, l’azienda dei trasporti del Comune di Milano, Paolo Bellini.
A cura di Giorgia Venturini
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Il pubblico ministero ha chiesto il giudizio immediato per le 13 persone indagate nell'ambito dell'inchiesta sul presunto sistema di mazzette e appalti truccati per i lavori di manutenzione alle linee della metro di Milano. Per gli indagati era scattato l'arresto lo scorso giugno, ora spetterà al giudice per le indagini preliminare Roberto Crepaldi accettare o meno la richiesta del pm Giovanni Polizzi e decidere di saltare l'udienza preliminare passando direttamente al dibattimento.

In manette anche un funzionario di Atm

Secondo quanto sostenuto dall'accusa, il sistema di mazzette sarebbe stato orchestrato da Paolo Bellini, funzionario sospeso di Atm, l'azienda dei trasporti del Comune di Milano. Protagonisti dell'inchiesta sono anche altri dipendenti, anche loro ora sospesi, dell'azienda nonché stretti collaboratori di Bellini. Così come il responsabile commerciale e amministratore della Ivm, società che eseguiva lavori in appalto per Atm e di cui sarebbe stato "socio occulto" lo stesso Bellini. Il funzionario era anche responsabile degli "impianti di segnalamento e automazione" delle linee metropolitane.

La confessione di Bellini sull'appalto del 2006

Nella casa del dirigente Bellini, i giorni dopo l'arresto, la guardia di finanza di Milano aveva sequestrato 17mila euro in contanti e altri 50mila euro rinvenuti nelle sedi di società a lui riferibili. E ancora: le fiamme gialle avevano anche trovato 20mila euro nella "tasche" di un altro indagato. Bellini ora si trova in carcere in attesa di giudizio. A convincere il pubblico ministero per il giudizio immediato è anche la confessione dello stesso dirigente: dagli atti, come scrive il gip, è emersa anche la confessione di "una maxi corruzione penalmente prescritta" sull'appalto vinto da Alstom nel 2006 sui sistemi di segnalamento: "Con una valigetta, a mezzanotte e qualcosa si è incontrato con il direttore generale … alle 2 di mattina ha vinto Alstom … è andato via un milione eh". Non resta ora che aspettare le prossime ore per sapere la decisione del giudice per le indagini preliminari.

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