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Stop allo sci estivo, chiude il ghiacciaio dello Stelvio: “Troppo caldo, ci arrendiamo”

Lo zero termico è ormai salito oltre i 4.400 metri, la temperatura del ghiacciaio è di 8 gradi. Restano in funzione solo gli impianti di risalita per i pedoni. “Speriamo nel meteo”. Ma il glaciologo avverte: “Non basta per invertire la tendenza”
A cura di Francesca Del Boca
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"Oggi purtroppo, dopo un periodo con temperature altissime, ci siamo arresi e dobbiamo comunicare nostro malgrado la sospensione temporanea dello sci al ghiacciaio dello Stelvio". Addio insomma allo sci estivo sulle Alpi Retiche lombarde. Lo comunica Umberto Capitani, il gestore degli impianti di risalita in Alta Valtellina al confine con la provincia di Bolzano. Qui, fino a poco tempo, fa si praticava lo sci estivo da giugno a novembre. Adesso è solo un ricordo lontano. Troppo alte le temperature, che fondono la neve in una grigia poltiglia liquida.

Zero termico oltre 4.400 metri

A parlare, i dati. Lo zero termico ormai è salito oltre i 4.400 metri. La temperatura del ghiacciaio è di 8 gradi. "Resteranno al momento in funzione solamente le funivie per i pedoni", spiega l'imprenditore. "Siamo fiduciosi che con le prime perturbazioni possa migliorare la situazione attuale, e si possano riaprire anche le piste per gli allenamenti delle Nazionali di sci e per i turisti. Speriamo che il meteo ponga le condizioni per tornare a sciare".

I ghiacciai in sofferenza

Un colpo per gli sciatori, e non solo. Sono notizie che, dopo la tragedia della Marmolada in Trentino, preoccupano non poco. In Alta Valtellina, due giorni fa, si è staccata una roccia di decine di metri cubi dal fianco settentrionale del Palon de la Mare, gruppo Ortles- Cevedale. Il ghiacciaio del Gleno, un tempo pista da sci dei campioni, è ai minimi storici. Cosa sta succedendo, sulle montagne lombarde?

"Scioglimento inevitabile"

"Lo scioglimento dei ghiacciai è inevitabile, e continuerà anche nei prossimi anni. Nel 2050 i ghiacciai delle Alpi si ridurranno del 30 per cento", ha detto il glaciologo Claudio Smiraglia, professore dell'Università degli Studi di Milano. "Non basta un anno di forti nevicate per invertire la tendenza. Sono necessari decenni di inverni nevosi ed estati miti, per fare in modo che i ghiacciai aumentino le proprie dimensioni".

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