42 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Spari contro un’auto a Seregno: arrestati anche il ferito e i suoi due figli, avevano aperto il fuoco per primi

Il 56enne bersaglio del commando che lo scorso 11 luglio alle 11.15 si era avvicinato alla sua auto e ha aperto il fuoco in centro a Seregno è stato arrestato insieme ai suoi figli: sono stati loro ad aprire il fuoco per primi contro il furgone.
A cura di Giorgia Venturini
42 CONDIVISIONI
Immagine

È finito in manette anche il 56enne bersaglio del commando che lo scorso 11 luglio alle 11.15 si era avvicinato alla sua auto e aveva aperto il fuoco. I carabinieri di Seregno e di Monza i scorsi giorni avevano fermato due uomini responsabili di aver premuto il grilletto a bordo di un furgone: oggi all’alba di oggi 22 luglio 2023, a Catanzaro e Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria, i militari del Comando Provinciale di Monza Brianza – Reparto Operativo. Nucleo Investigativo e Compagnia di Seregno (MB) – con il supporto dei reparti dell’Arma territoriale di Catanzaro e di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 56enne e dei suoi due figli di 31 e 29 anni. I tre sono indagati per tentato omicidio e porto illegale di arma da sparo in luogo pubblico. Sarebbe infatti stati loro a iniziare la sparatoria.

Immagine

La sparatoria tra due gruppi armati

I fatti risalgono allo scorso 11 luglio quando in via Wagner a Seregno, paese in provincia di Monza e Brianza, due gruppi armati a bordo di un furgone Iveco Daily 35 e una Fiat Punto si sono fronteggiati in uno contro a fuoco nel traffico cittadino per almemno 400 metri: sono stati esplosi almeno 14 colpi di pistola, anche nelle vicinanze di un oratorio nel pieno delle proprie attività.

Al termine della sparatoria il furgone era riuscito a fuggire mentre la Fiat Punto, dopo essere stata colpita da vari proiettili ha terminato la sua corsa sul marciapiede. Delle tre persone a bordo della Fiat Punto, i due fratelli di 29 e 31 anni, tutta la famiglia è commerciante di auto usate, sono rimasti illesi mentre il loro padre 56enne ha riportato ferite d’arma da fuoco nella parte bassa della schiena. L'uomo ferito era stato portato in ospedale, ma fortunatamente non è mai stato in pericolo di vita: i proiettili non avevano colpito organi vitali.

Subito erano scattate le indagini dei carabinieri che hanno permesso di identificare in pochi giorni le due persone a bordo del furgone, ovvero due fratelli di 28 e 48 anni anche loro originari della Calabria come le vittime. I due sono stati arrestati con un fermo di polizia giudiziaria: stavano fuggendo in auto verso una destinazione ignota.

Immagine

Il primo a sparare è stato il ferito

Ma dagli accertamenti sempre più dettagliati, è stato possibile ricostruire nel dettaglio la dinamica dell'accaduto: le analisi balistiche effettuata dal RIS di Parma su una pistola trovata a pochi metri della Fiat Punto hanno permesso di chiarire che il conflitto a fuoco era stato iniziato proprio dagli uomini a bordo dell'auto. Il padre e i due figli avevano fatto esplodere sette colpi verso il furgone senza però ferire nessuno. A questo punto gli uomini sul furgone si sono messi all'inseguimento dell'auto andando a colpire alla schiena il 56enne. Per questo ora nei confronti delle persone a bordo della Fiat Punto è scattato l'arresto.

Immagine
42 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views