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Sofia Galante travolta e uccisa sull’autostrada BreBeMi, il 20enne arrestato non risponde al giudice

Un 20enne di Rudiano (Brescia) si trova agli arresti domiciliari dal 9 agosto con l’accusa di omicidio stradale. Secondo le indagini, era lui alla guida dell’auto che l’8 agosto ha travolto e ucciso Sofia Galante lungo l’autostrada BreBeMi. Davanti al gip per l’interrogatorio di convalida, il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere.
A cura di Enrico Spaccini
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip il 20enne di Rudiano (in provincia di Brescia) che da sabato 9 agosto si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di omicidio stradale. Stando a quanto ricostruito finora dalle indagini, era lui al volante dell'auto che la sera precedente, 8 agosto, ha travolto e ucciso Sofia Galante lungo l'autostrada BreBeMi. Intanto, il magistrato di turno nelle prossime ore disporrà l'autopsia sul corpo della 19enne di Travagliato (Brescia) per chiarire la dinamica dell'incidente e definire le responsabilità dell'indagato.

L'incidente si è verificato nella serata di venerdì 8 agosto lungo l'autostrada che collega Brescia a Bergamo e Milano, tra le uscite di Travagliato Ovest e Travagliato Est proprio in direzione della città di Brescia. Galante viaggiava sul lato passeggero di un'auto guidata da un coetaneo, quando i due sono rimasti coinvolti in un tamponamento. La 19enne avrebbe, dunque, lasciato l'abitacolo, ritrovandosi nella corsia centrale dell'autostrada. A quel punto, una Citroen C3 di passaggio avrebbe travolto la ragazza.

Gli occupanti delle due auto coinvolte nel primo tamponamento e quelli che si trovavano a bordo della terza vettura hanno chiamato i soccorsi, ma i sanitari intervenuti sul posto hanno potuto solo constatare il decesso di Galante. Stando a quanto ricostruito finora, alla guida della C3 ci sarebbe stato un ragazzo di 20 anni residente a Rudiano. Sottoposto ai vari accertamenti del caso, sarebbe risultato positivo ai cannabinoidi e da sabato sera si trova agli arresti domiciliari.

Nella mattinata di oggi, lunedì 11 agosto, il 20enne è comparso davanti al gip del Tribunale di Brescia per l'interrogatorio di convalida del fermo, ma si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Nel frattempo, ulteriori elementi utili alla ricostruzione di quanto accaduto potrebbero arrivare dall'autopsia che sarà disposta nelle prossime ore dal pm Ettore Tisato, di turno in Procura.

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