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Sgominata banda di spacciatori: fornivano ai pusher auto e telefono aziendali e tfr

Due gruppi ben strutturati importavano centinaia di chili di hashish e cocaina dalla Spagna per poi rivenderla in Lombardia. Dodici persone arrestate per detenzione, spaccio e traffico di sostanze stupefacenti.
A cura di Enrico Spaccini
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Ai corrieri non doveva mancare il cellulare con cui parlare con i clienti, l'auto per effettuare le consegne, l'assistenza legale in caso di arresto e un trattamento di fine rapporto (o Tfr) se condannati. In questo modo, due gruppi lombardi riuscivano a garantirsi decine di clienti al giorno senza correre troppi rischi con la giustizia. Sono serviti due anni di indagini per arrestare 12 persone con l'accusa di detenzione, spaccio e traffico di droga. Undici di loro ora sono in carcere, mentre il dodicesimo dovrà presentarsi ogni giorno alla polizia giudiziaria. In totale, sono stati sequestrati 150 chili di hashish e 130 di cocaina, mentre gli vengono contestate le cessioni per 275 chili di hashish e 13 di cocaina.

Un gruppo strutturato come una grande azienda

Erano ossessionati dall'idea di essere osservati dalla polizia. Faceva parte del lavoro di tutti i giorni il cambiare auto, controllare che nei posti in cui andavano non ci fossero microspie, fotografare le vetture che passavano davanti al commissariato di polizia. Infatti, l'identificazione del primo gruppo è avvenuto quasi per caso. Era il 2020 e la polizia stradale stava effettuando un normale controllo. Fermata un'auto, si è scoperto che il conducente faceva uso di cocaina. Intensificate le ricerche, si è scoperta un'organizzazione attiva nei dintorni di Busto Arsizio (Varese) strutturata come una grande azienda internazionale che ai propri "dipendenti" forniva tutto: dal vitto e alloggio, all'assistenza legale se arrestati. A capo due fratelli marocchini che, con la collaborazione di loro connazionali impiegati come autisti e corrieri, erano in grado di rifornire ogni giorno decine di clienti. Uno di loro ne ha calcolati 476. Il processo d'acquisto era semplice: prima una telefonata in cui si dichiarava l'ordine, poi ci si incontrava con il pusher per le vie della città e si faceva lo scambio.

La droga sequestrata dalla polizia
La droga sequestrata dalla polizia

I traffici di hashish dalla Spagna

Una consegna di 15 chili di hashish a Olgiate Olona ha permesso agli investigatori di risalire al secondo gruppo di trafficanti. Anche questo ben strutturato, assicurava ai suoi "dipendenti" ogni tipo di comfort, anche cellulari "dedicati" al lavoro. Questi, stanziato nell'alto Milanese, oltre a vendere cocaina erano n grado di importare e smerciare grandi quantitativi di "fumo": a loro viene contestato il trasporto di 120 chili di hashish e l'importazione dalla Spagna di altri 150. I 120 erano stati sequestrati nel settembre del 2021 dalla polizia stradale, quando lungo la tangenziale a Milano ha fermato un'auto presa a nolo. L'autista, un italiano, altro non era che uno dei corrieri dei trafficanti marocchini che erano già sotto osservazione. Gli altri 150 è stato intercettato pochi giorni più tardi. Le pattuglie della stradale erano partite all'inseguimento di una vettura ad Arenzano, in provincia di Genova. I fuggitivi sono stati fermati a Ovada, ad Alessandria, dove i trafficanti che arrivavano dalla Spagna hanno provato ad abbandonare l'auto con la droga dentro.

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