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Le finte multe del vigile per pagarsi la cocaina: riscuoteva i soldi in nero

Il sessantenne, ex agente di polizia locale a Urago d’Oglio, riscuoteva i soldi delle multe in nero e li utilizzava per pagarsi la cocaina. Secondo gli inquirenti, avrebbe anche utilizzato l’auto di servizio per recarsi dal suo spacciatore di fiducia.
A cura di Francesca Del Boca
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Multe per eccesso di velocità, ma anche diverse mensilità di un affitto. Era un sistema ben rodato quello di M.M., ex agente di polizia locale in servizio a Urago d'Oglio (Brescia), per assicurarsi i soldi con cui finanziare il suo vizio: la cocaina. A mettervi fine, le indagini dei carabinieri di Rudano e la Procura di Brescia. Il sessantenne, già interdetto due anni fa dai pubblici uffici, dovrà sostenere a luglio un processo in cui risponderà delle accuse di peculato, falso ideologico in atti d'ufficio e appropriazione indebita.

I soldi delle multe in nero

Secondo l'accusa, infatti, l'ex vigile della bresciana si sarebbe fatto consegnare da alcuni automobilisti il denaro delle multe in contanti: 100 o 200 euro per volta, sicuramente per tutto il 2019 e nei primi mesi del 2020. Inoltre, avrebbe falsificato dei documenti per poter riscuotere alcune mensilità dell'affitto di un cittadino straniero (per un totale di quasi 4mila euro), senza poi ovviamente consegnarle alle legittime proprietarie dell'abitazione. In questo modo si sarebbe assicurato una costante fonte di denaro in nero, da destinare interamente all'acquisto di cocaina dal suo spacciatore di fiducia a Martinengo (Bergamo). Un viaggio quasi quotidiano che, per gli inquirenti, il sessantenne avrebbe percorso spesso anche utilizzando l'auto di servizio.

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