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Scontri tra ultras a Varese dopo lo scudetto del Napoli: assolti 32 tifosi azzurri

Il tribunale di Varese ha assolto 32 ultras napoletani accusati di resistenza e pubblico ufficiale per gli scontri che avvennero a Varese il 14 maggio 2023 con i tifosi lombardi dopo la partita Monza-Napoli. In quell’occasione un’auto cercò di investire un poliziotto.
A cura di Alice De Luca
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La giudice Alessandra Sagone del tribunale di Varese ha assolto 32 ultras napoletani imputati in un processo con rito abbreviato con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale per gli scontri avvenuti nel centro di Varese dopo la partita Monza – Napoli il 14 maggio 2023. Nella ressa un'auto con a bordo un tifoso tentò addirittura di investire un poliziotto. 

Gli scontri cominciarono al 4 maggio di due anni fa, quando alcuni gruppi ultras e tifosi di basket di Varese hanno dato vita a disordini per impedire ai sostenitori del Napoli di festeggiare la vittoria dello scudetto nel centro della città. In quella occasione un gruppo di ultras lombardi aveva accerchiato un'auto con a bordo una famiglia di tifosi napoletani e l'aveva danneggiata. Altri varesini avevano aggredito due donne che sventolavano una bandiera azzurra. Ne era nata una vera e propria guerriglia per le strade di Varese. Per quegli scontri furono emessi provvedimenti di Daspo per 25 tifosi lombardi e diversi ultras furono denunciati.

Dieci giorni dopo, il 14 maggio, i napoletani risposero con un'azione punitiva in occasione della partita Monza-Napoli: un corteo di 50 auto e minivan con targhe alterate e con a bordo diversi ultras partenopei si era diretto da Milano a Varese. Secondo la Digos l'obiettivo era vendicare gli scontri del 4 maggio. La Polizia li fermò e li vece tornare indietro, dopo averli identificati. In quell'occasione furono daspati 25 tifosi napoletani.

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