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San Siro, i punti del protocollo di riqualificazione delle case Aler: sicurezza e progetti culturali

È stato firmato ieri il protocollo d’intesa tra Prefettura, Aler, Comune di Milano e Regione Lombardia per la riqualificazione delle case Aler nel quartiere di San Siro. Sembra un primo passo verso una gestione unica e collaborativa dell’edilizia popolare nel capoluogo lombardo. Tra i punti del protocollo più sicurezza, con presidi mobili della polizia Locale e vigili di quartiere, oltre a progetti culturali e sociali per i ragazzi.
A cura di Simona Buscaglia
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

È stato siglato ieri il protocollo d'intesa per la rigenerazione del quartiere San Siro. Il prefetto di Milano, Renato Saccone, il presidente di Aler Milano, Mario Angelo Sala, l'assessore alla casa e housing sociale di Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli, e il suo "omonimo" del Comune Pierfrancesco Maran, insieme al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, hanno dato vita a quello che sembra essere a tutti gli effetti un primo passo per una reale collaborazione nella gestione delle case popolari nel capoluogo lombardo. Tutto confermato dalle parole del primo cittadino, che ha subito precisato: "Firmo il protocollo non come esercizio, ma perché manifesto la volontà del Comune di fare passi avanti. Sarà una verifica del fatto che si intenda davvero cambiare registro verso una collaborazione solida".

I punti del protocollo d'intesa

Il protocollo ha l'obiettivo di recuperare parte degli immobili di residenza pubblica, rivitalizzare la zona con politiche per i residenti e di contrasto all'illegalità. Il focus riguarderà anche il quadrilatero di piazzale Selinunte. Aler Milano verificherà le modalità per favorire un maggiore mix abitativo con interventi mirati sugli occupanti abusivi con il coinvolgimento delle forze dell'ordine e della polizia locale, oltre ai servizi sociali comunali per individuare forme di tutela per i soggetti più fragili. L'azienda lombarda per l'edilizia residenziale milanese dovrà poi mettere in atto una radicale riqualificazione dei fabbricati che al momento sono particolarmente degradati, mettendo in pratica anche il modello pubblico-privato. Verranno anche attivati quest'anno i centri estivi diffusi, che si svolgeranno nelle case popolari di Aler di via Abbiati 4 e 6, seguendo il modello già messo in pratica nel 2020. Rimarrà attivo il laboratorio di quartiere in piazza Selinunte e si procederà al recupero di spazi comunali come il laboratorio di Terapia Occupazionale di via Stratico e alcune aule della scuola elementare di via Paravia. Saranno attivati anche progetti formativi con il coinvolgimento del carcere Beccaria e dei principali referenti della cultura giovanile locale, come giovani rapper e sportivi del parkour, writer e ballerini di break dance dell'area di San Siro. Il Comune s'impegna a mantenere attivo anche il presidio mobile della polizia locale e dei vigili di quartiere. Il prefetto Saccone tra 15 giorni farà una prima riunione operativa tra le parti.

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