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Regione Lombardia querela un quotidiano di Como, l’appello: “Libertà di stampa resti un caposaldo”

La Regione Lombardia ha stanziato 18mila euro per portare avanti la querela contro “La provincia di Como”. Secondo l’Ats Insubria, il quotidiano avrebbe strumentalizzato l’emergenza sanitaria portando avanti una una “campagna denigratoria sistematica, massiccia, accanita e mirata”.
A cura di Enrico Spaccini
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L'accusa è di aver condotto una "campagna denigratoria sistematica, massiccia, accanita e mirata". Per questo motivo Ats Insubria, l'Agenzia di tutela della salute di Varese e Como, ha querelato il quotidiano "La provincia di Como". Quello adottato dalla testata sarebbe stato un atteggiamento "volutamente persecutorio attraverso centinaia di articoli" sulla gestione della pandemia di Covid-19, dicono nella denuncia che poi termina con una richiesta di risarcimento nei confronti dell'editore (La provincia di Como editoriale Spa), del direttore (Diego Minonzio) e dei giornalisti "tra i 50mila e i 250mila euro".

La Regione stanzia 18mila euro per la querela

Immediata la risposta di uno dei giornalisti della testata e autore di alcuni degli articoli contestati, Paolo Moretti: "Non è mai successo che un'istituzione pubblica, che tra l'altro ha negato la stragrande maggioranza dei dati richiesti durante tutta la durata della pandemia, decida di utilizzare denaro pubblico per far causa a dei giornalisti", commenta all'agenzia Agi. Il denaro pubblico a cui si riferisce è il fondo di 18mila stanziato dalla Regione Lombardia, dalla quale Ats Insubria dipende, per far fronte alle spese del procedimento come il compenso per l'avvocato Andrea Mascetti che seguirà la causa.  "Negli articoli contestati ci sono i nomi, i cognomi e spesso i volti dei cittadini che hanno dovuto confrontarsi con problemi, difficoltà e disservizi", continua Moretti: "Siamo a una nuova fase del concetto di libertà di stampa: Se critichi, ti querelo‘".

"Libertà d'informazione caposaldo della società"

Nella querela, Ats Insubria sostiene che La provincia di Como abbia strumentalizzato l'emergenza sanitaria cercando di "minare la fiducia che la popolazione nutriva nei confronti di Ats", accusando i giornalisti di aver "speculato sul numero dei ricoveri, sulla gestione dei pazienti Covid-19, sulla somministrazione prima dei test e poi dei vaccini". A questo ha risposto anche Paolo Perucchini, presidente dell'Associazione lombarda giornalisti (Alg), che si dice basito "dal comportamento dell'ente che fa capo alla Regione che lamenta una non meglio specificata ‘speculazione' portata avanti da due cronisti. E non può accettare che la stessa Regione Lombardia, con apposita delibera, abbia deciso di stanziare circa 18mila euro per le spese del procedimento". Il presidente di Alg conclude il proprio messaggio riportato dalla Federazione nazionale stampa italiana ricordando come "la libertà d'informazione deve essere e restare un caposaldo della nostra società, esattamente come sancito dall'articolo 21 della Costituzione".

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