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Regione Lombardia, “buio” sul bilancio per la sanità: la giunta deciderà da sola su 15 miliardi

Il Consiglio regionale lombardo ha dato un primo via libera al bilancio di previsione per il 2021-2023: in ballo ci sono quasi 33 miliardi e mezzo di euro che serviranno alla giunta Fontana per disegnare la prossima Lombardia e per provare a ripartire dopo la pandemia. Critiche dell’opposizione sugli stanziamenti che riguardano la sanità, privata e pubblica, che verranno autonomamente decisi in giunta. Bussolati (Pd): “Faceva così anche Formigoni e questo mancato controllo consiliare ha portato a regalini agli amici degli amici”.
A cura di Giulio Cavalli
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Tempo di discussioni di bilancio nel Consiglio regionale lombardo: in ballo ci sono quasi 33 miliardi e mezzo di euro che serviranno alla giunta Fontana per disegnare la prossima Lombardia e per provare a ripartire dopo la pandemia. Le entrate complessive per il prossimo anno diminuiscono di circa 3 miliardi di euro passando da 36,555 miliardi a 33,440. Innanzitutto un dato: non diminuiscono di un solo euro le tasse regionali che anzi passano dai 21,6 miliardi del 2020 a 21,7 miliardi nel 2021. L’opposizione fa notare che mentre Salvini e Meloni chiedono al Governo nazionale di istituire un anno "bianco" fiscale, la Giunta lombarda di centrodestra non intende toccare le proprie entrate fiscali.

Stanziamenti sulla sanità pubblica e privata decisi in giunta

Ma lo scontro politico si accende ancora di più sugli stanziamenti che riguardano la sanità, privata e pubblica, che verranno autonomamente decisi in giunta, "senza nessun controllo in Consiglio regionale" accusa il Partito democratico lombardo. La spesa sanitaria infatti è ricompresa in un unico capitolo di 21,9 miliardi di euro di cui è stato fornito alla commissione solo un dettaglio parziale. Il 67 per cento delle spese è ricompreso in un unico maxi trasferimento le cui specifiche verranno decise in giunta, per un totale di 15,7 miliardi. E i partiti di opposizione non ci stanno.

Nel progetto di legge 143 "Bilancio di previsione 2021-2023" infatti si legge all’articolo 18 che la "Giunta regionale è autorizzata a determinare, con proprie deliberazioni, i criteri di riparto delle risorse di cui al comma 18 per assicurare l'esercizio delle funzioni del Servizio socio- sanitario regionale. La Giunta regionale è altresì autorizzata a regolamentare gli acconti mensili alle aziende sanitarie nonché le erogazioni di cassa nel limite complessivo di un dodicesimo del finanziamento complessivo del Servizio socio – sanitario regionale". Il modus operandi è un’eredità dei governi Formigoni (e poi Maroni) mai modificata dai governi successivi.

Per il personale previsti 332 milioni di euro, più del doppio di quanto ipotizzato

Ma le critiche del Partito democratico non si fermano qui. I Dem puntano il dito anche sui 332 milioni di euro previsti per la spesa del personale mentre i revisori dei conti nella previsione per il 2020 indicano 176,6 milioni, quasi la metà. Poi ci sono i 337 milioni indicati come risorse per l’impiego dei beni confiscati alla criminalità organizzata che cozzano con una spesa reale di un solo milione. Infine ci sono circa 500 milioni che non hanno alcun riferimento di legge.

Nessun dato specifico invece per quanto riguarda i Lea (i livelli essenziali di assistenza definiti dallo Stato per quanto riguarda la sanità): la Lombardia, nonostante la retorica dell’eccellenza, è quinta nella classifica nazionale dopo Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte ma nel bilancio presentato al Consiglio Regionale non esistono dati precisi. Numeri certi invece sul trasporto ferroviario, come se ne parlava da tempo: la Regione Lombardia riduce i propri programmi di spesa di oltre 257 milioni di euro, non rafforza il trasporto pubblico locale e stanzia ben 360 milioni di euro per Pedemontana.

Bussolati (Pd): 15 miliardi su 33,5 non vengono minimamente discussi

"Il bilancio per una amministrazione è il documento più importante dell'anno – dice a Fanpage.it il consigliere regionale del Partito democratico Pietro Bussolati -. In Regione Lombardia vale circa 33,5 miliardi di euro. Teoricamente è anche il documento su cui il Consiglio può far sentire la sua voce e indirizzare la Giunta. Peccato che 15 miliardi su 33,5 con un singolo comma non vengono minimamente discussi, tutto demandato ad una decisione di Fontana e dei suoi assessori nominati. Stiamo parlando proprio della spesa sanitaria e in particolare di tutti i contributi per le strutture private e quelle pubbliche. Il tutto verrà deciso non nell'ambito di una ampia discussione consigliare ma durante le ferie natalizie in Giunta. Possibile? Certo, faceva così anche Formigoni e questo mancato controllo consiliare ha portato a regalini agli amici degli amici. La giunta Fontana evidentemente ha i suoi modelli". Per domani è prevista la votazione per l'approvazione definitiva, dopo un primo via libera ricevuto in giornata.

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