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Stefania Rota morta a Mapello

Quali sono i tre indizi che hanno portato all’arresto del cugino Ivan Perico per l’omicidio di Stefania Rota

I carabinieri di Bergamo hanno spiegato in un video quali sono i tre motivi principali per cui hanno arrestato Ivan Perico per l’omicidio della cugina Stefania Rota, trovata morta nella sua casa di Mapello.
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Dopo neanche un mese di indagini sull'omicidio di Stefania Rota, i carabinieri di Bergamo hanno arrestato suo cugino Ivan Perico. Il corpo della donna era stato trovato in casa, dopo quasi due mesi dal giorno della morte, e gli investigatori hanno subito riscontrato troppe incongruenze per archiviare il caso. Ma è stata la stessa Rota a indirizzarli verso il cugino, tramite un diario.

Le telefonate di Ivan Perico

Nella giornata di sabato 13 maggio è stato arrestato Ivan Perico per l'omicidio di Stefania Rota. Dallo scorso 21 aprile, quando il corpo della cugina è stato trovato nella sua abitazione di via XI Febbraio a Mapello, in provincia di Bergamo, l'uomo non si è risparmiato a interviste e apparizioni in tv.

Perico aveva infatti tentato di giustificare pubblicamente per quale motivo non avesse cercato la cugina, che nel suo stesse paese, per oltre un mese. I vicini di casa di Stefania Rota si erano infatti allarmati non vedendola più entrare e uscire di casa e avevano chiesto proprio al cugino dove fosse.

Ma lui avrebbe risposto che poteva in Liguria per assistere un anziano rimasto solo, attività che faceva quotidianamente come volontariato anche lì a Mapello. Tuttavia i carabinieri hanno riscontrato dai tabulati telefonici che l'uomo non ha mai chiamato la cugina dall'11 febbraio, giorno in cui l'autopsia ha successivamente collocato il decesso. Mentre, fino a qual giorno, le comunicazioni erano quasi quotidiane.

Il gps dell'auto di Stefania Rota

Uno dei principali oggetti di indagine è stata l'auto di Stefania Rota: la sua Ford Fiesta non era infatti parcheggiata fuori di casa, dove la lasciava sempre lei. Era evidente che qualcuno avesse dovuto spostarla, visto che la donna era morta in casa. I carabinieri l'hanno trovata soltanto il 5 maggio, nascosta in un parcheggio non lontano dall'abitazione.

Subito gli investigatori hanno avuto il sospetto che l'auto fosse stata spostata dopo la morte della donna e i tracciati del gps dell'antifurto satellitare hanno confermato questo ipotesi. In più i movimenti dell'auto coincidono con quelli dell'uomo, registrati dalla celle telefoniche del suo cellulare.

Il diario della donna

Inoltre i carabinieri hanno trovata nell'abitazione di via XI Febbraio un diario che Stefania Rota era solita compilare quotidianamente con gli avvenimenti di giornata. In più pagina la donna scrive, quasi come se volesse mettere i guardia se stessa, di stare attenta al cugino.

Questo indizio viene visto come un ulteriore elemento a carico di Ivan Perico, che al momento risulta in stato di fermo ed è stato interrogato dagli inquirenti.

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