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Polizia in casa di Fabrizio Corona per controlli: “Basta, è una persecuzione”

Fabrizio Corona furioso sui social dopo alcuni controlli per schiamazzi da parte della polizia in casa sua. “Basta, lasciatemi in pace, è una persecuzione”. E si appella anche a Mattarella. Appena dieci giorni fa era stato denunciato per aggressione a pubblico ufficiale, ma lui si difende: “Cercavo solo di recuperare il telefono che mi era stato ingiustamente sottratto”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Esplode sui social la rabbia di Fabrizio Corona, l'ex fotografo dei vip che da tempo si trova coinvolto in diversi procedimenti giudiziari di vario tipo. Corona è stato infatti raggiunto in casa a Milano da alcuni poliziotti, dopo una segnalazione per schiamazzi provenienti dal proprio appartamento. Ma Corona ha duramente attaccato questi controlli ed anzi ha scagliato tutta la propria rabbia pubblicando due video sul proprio profilo Instagram ed una violenta filippica contro le forze dell'ordine, definendole "un plotone pagato da noi contribuenti. Sono rinchiuso in casa da due anni senza neppure l'ora d'aria, sono l'unico cittadino d'Europa a cui è vietata anche la libertà d'espressione".

Lo stesso Corona si è poi appellato al presidente della Repubblica Mattarella, dicendo: "Ve lo chiedo per favore, lasciatemi vivere in pace la mia vita legale con i miei immensi problemi". Pochi giorni fa lo stesso Corona era stato nuovamente denunciato, stavolta per aggressione a pubblico ufficiale nei confronti delle forze dell'ordine, dopo che avrebbe "cercato di riappropriarmi del mio telefono che mi era stato sottratto indebitamente", ha spiegato lo stesso Corona. Qui il testo completo dello sfogo dell'ex fotografo dei vip:

Dieci giorni fa sono stato denunciato per aggressione a pubblico ufficiale soltanto perché davanti a 30 testimoni e i miei legali ho cercato di riappropriarmi del mio telefono che mi era stato sottratto indebitamente. In un momento così drammatico per il nostro paese dove da chiunque, il popolo, la corte europea, gli avvocati, i detenuti, alcuni magistrati stessi, si richiede una urgentissima Riforma della Giustizia, alcuni esponenti delle istituzioni decidono, in maniera arbitraria, senza motivo, di delegittimare quel barlume di legalità che rimaneva in Italia. Caso Palamara, caso Storari, caso Davigo, caso Spadaro, Brusca libero dopo 25 anni, Formigoni con le tasche piene e tutti i giorni in televisione (io sono l’unico cittadino europeo a cui è vietata la libertà di espressione), i condannati di Eternit che non andranno mai in galera dopo aver ucciso migliaia e migliaia di persone, la Trattativa Stato Mafia, le sentenze che condannano lo Stato e Organi Istituzionali importantissimi, le verità nascoste di Gladio, Ustica, le aggressioni Politiche della magistratura. Mi fermo qui, potrei andare avanti ore ed ore. Io con tutti i problemi personali che ho, psichici e familiari, rinchiuso in casa da due anni senza l’ora d’aria, nonostante cerchi di impedire che qualsiasi cosa di illegale possa venire attorno a me, e mi ritrovo 9 poliziotti in casa armati, che si mettono i guantini neri pronti ad un intervento importante perché pericoloso per la Sicurezza Pubblica che necessitava la presenza di 9 poliziotti, un plotone, pagato da noi contribuenti. Sono stanco, non ce la faccio più, ve lo chiedo per favore, lo chiedo al Presidente della Repubblica, lasciatemi vivere in pace la mia vita legale con i miei immensi problemi. Ultima osservazione, il capo di questa delegazione di poliziotti che mi sono ritrovato in casa improvvisamente, uscendo ha pronunciato queste parole, che ho video ripreso, ma che non pubblico: “Ora ci divertiamo e ti facciamo chiudere di nuovo”. Venite pure a prendermi e richiudetemi di nuovo, sto giro mi taglio la gola, l’indirizzo lo conoscete è sempre lo stesso e lo conoscete anche bene, a quanto pare.

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